di Fabrizio Annaro
Mi ha sempre incuriosito il fatto che astronauti, piloti, aviatori invochino la Madonna di Loreto per aiuto, protezione e assistenza durante i loro viaggi.
Infatti l’uomo ha imparato a volare ai primi del novecento eppure il santuario di Loreto è meta di pellegrinaggio da diversi secoli. A Malpensa, ma anche in altri aeroporti, troviamo cappelle e luoghi dedicati alla Madonna di Loreto.
In verità la Madonna di Loreto, prima di essere invocata dagli aviatori, è stata la protettrice dei naviganti, dei viaggiatori, dei migranti. Si, anche di loro, dei migranti e credo che di questi tempi sia un bene ricordarlo che i migranti sono uomini e donne destinatari privilegiati dell’amore divino testimoniato dai racconti della Bibbia e del Vangelo.
La storia della Madonna di Loreto è avvincente. Chi ha avuto occasione di visitare il Santuario è senz’altro rimasto colpito dalla casetta all’interno della basilica.
Una casetta modesta con al centro una piccola finestra. Mattoni screpolati dalla storia e avvolti dall’atmosfera palestinese. Ed è proprio da questa casetta, alle 12:00 in punto, che tutti i giorni Radio Vaticana si collega per trasmettere la preghiera dell’Angelus: “l’angelo del Signore portò l’annunzio a Maria ed ella concepì per opera dello Spirito Santo… Ave Maria …”
Pare che sia proprio quella finestra, il luogo scelto dall’Arcangelo Gabriele per annunciare alla Madonna il concepimento del Salvatore. Si, perchè quella casetta era la casa di Maria! Come sia giunta a Loreto rimane un enigma. Si racconta che al tempo delle crociate gli angeli, per evitare che la casa fosse distrutta, presero la casetta e la trasportarono in volo a Loreto.
Un’altra fonte, meno leggendaria, racconta che una famiglia nobile, la famiglia Angeli, avesse dato ordine a soldati e maestranze, di trasportare via mare le mura della casa di Nazareth sino a Loreto e di ricostruirla proprio lì.
Leggiamo sul sito ufficiale del Santuario di Loreto che “oggi, in base a nuove indicazioni documentali, ai risultati degli scavi archeologici a Nazareth e nel sottosuolo della Santa Casa (1962-65) e a studi filologici e iconografici, si va sempre più confermando l’ipotesi secondo cui le pietre della Santa Casa sono state trasportate a Loreto su nave, per iniziativa della nobile famiglia Angeli, che regnava sull’Epiro. Infatti, un documento del settembre 1294 e scoperto di recente, attesta che Niceforo Angeli, despota dell’Epiro, nel dare la propria figlia Ithamar in sposa a Filippo di Taranto, quartogenito di Carlo II d’Angiò, re di Napoli, trasmise a lui una serie di beni dotali, fra i quali compaiono con spiccata evidenza: le sante pietre portate via dalla Casa della Nostra Signora la Vergine Madre di Dio”.
E’ proprio in virtù di questi racconti che si è voluto che la Madonna di Loreto diventasse la protettrice dei viaggiatori e dei migranti.