A differenza della maggior parte degli sport, della pallacanestro si conoscono esattamente il luogo di nascita, l’anno e il nome dell’inventore.
A Springfield, nel dicembre 1891, James Naismith (1861-1939), canadese, insegnante di educazione fisica presso la Ymca International Training School, elaborò in una notte cinque principi fondamentali, poi sviluppati in tredici regole, per un nuovo gioco da praticare al chiuso, durante i mesi invernali.
Il 15 gennaio 1892 l’idea venne pubblicata. Il nuovo gioco nasce dall’esigenza di sconfiggere la noia di cui erano preda gli studenti durante il gelido inverno del Massachusetts. Fu il preside Gulick a chiedere al suo giovane collaboratore, James Naismith, di trovare qualcosa per tenere impegnati gli allievi anche nei primi mesi dell’anno. Doveva essere un gioco da praticare al coperto, con luce artificiale, che fosse divertente e facilmente comprensibile, senza occasioni di violenza e, soprattutto, che non incidesse molto sul bilancio della scuola. Naismith si mise al lavoro. Gli tornò in mente il duck-on-a-rock, un gioco che aveva imparato da bambino in Ontario, letteralmente “anatra su una roccia”. Si trattava di una gara a chi per primo riusciva a far cadere, colpendola con un sasso da una distanza prestabilita, la pietra (detta duck), collocata su un masso. Una volta fatta cadere, bisognava correre a recuperare il proprio sasso, mentre il goalkeeper, rimesso il duck al suo posto, doveva tentare di afferrare l’avversario. Più si arcuava la parabola, più aumentavano le possibilità di successo: era un gioco che richiedeva finezza e accuratezza a chi lo praticava.
Inoltre a Naismith vennero in mente anche gli antichi giochi praticati dai Maya (po-ta-pok) e dagli Aztechi (tchlatchli), in cui una sfera andava fatta passare dentro anelli dal significato religioso. Perché – pensò Naismith – non sostituire un pallone al sasso e un cesto al duck, mantenendo il gesto tecnico della parabola? Dopo due settimane di riflessione, James Naismith elaborò cinque principi fondamentali di un nuovo gioco, poi tradotti in tredici regole di base. Il 15 gennaio 1842 il regolamento fu pubblicato su Triangle, il giornalino studentesco, con il titolo A new game.
Ecco i cinque principi ideati da Naismith:
1. Il gioco viene praticato con un pallone rotondo che può essere trattato solo con le mani.
2. Non è consentito camminare con il pallone.
3. I giocatori possono prendere qualunque posizione sul campo di gioco in qualsiasi momento.
4. Non è permesso il contatto fisico tra i giocatori.
5. Il goal è collocato orizzontalmente in alto.
Il 21 dicembre 1891, nella palestra di Armory Street a Springfield, venne disputata la prima partita sperimentale. Le due squadre formate dagli alunni di Naismith schieravano nove giocatori ciascuna. Il match terminò un punto a zero.
In Italia il primo incontro di cui si ha notizia, si svolse nei giardini della Villa Reale di Monza nel 1919. Il primo incontro ufficiale di basket si disputò l’8 giugno dello stesso anno all’Arena di Milano. Fu un’esibizione tra due squadre militari, gli Avieri della Malpensa in maglia azzurra e la Compagnia degli Automobilisti di Monza in maglia gialla, che doveva intrattenere il pubblico in attesa dell’arrivo dell’ultima tappa del Giro d’Italia di quell’anno. Così la prima partita di “palla al cesto” della storia finì 11-11, con uno storico e irripetibile pareggio.