7 agosto 1420: iniziano i lavori di costruzione della Cupola di Brunelleschi

imageMolti sono creati  dalla natura piccoli di persona e di fattezze, che hanno l’animo pieno di tanta grandezza et il cuore di sì smisurata terribilità, che se non cominciano cose difficili e quasi impossibili, e quelle non rendono finite con meraviglia di chi le vede, mai non dànno requie alla vita loro.”

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Filippo Brunelleschi

È così che Giorgio Vasari, nel suo celebre testo Le vite dei più eccellenti pittori, scultori et architetti, introduce la figura di Filippo di Ser Brunellesco, nato a Firenze nel 1337, città che accolse, oltre alle sue più grandi opere, anche la sua morte, avvenuta nel 1446. Quest’uomo riuscì ad abbellire la propria bruttezza del corpo con la virtù dell’ingegno e diede nuova forma all’architettura. Una forma che prende avvio dal cuore della città di Firenze attraverso la costruzione della Cupola che si erge sulla cattedrale di Santa Maria del Fiore, simbolo di tutte le cose difficili e quasi impossibili di cui parlava lo stesso Vasari.

Un barile di vino rosso e un fiasco di trebbiano, evidentemente riservato per Brunelleschi e i suoi intimi collaboratori, insieme a ceste di meloni vennero inviati su per le scale a chiocciola del tamburo, il 7 Agosto 1420. Iniziò così, ufficialmente, la leggendaria costruzione di una gigantesca struttura grande come quella del Pantheon. Accadde oggi, 594 anni fa.

Le storie, le leggende e le ipotesi che circondano la sua costruzione sono oggetto di studio ormai da secoli. Infatti, si è spesso parlato della Cupola come di un segreto poichè Brunelleschi, per i contrasti che lo opposero ad alcuni artisti e politici della sua epoca, non ha lasciato nessuna documentazione, né disegnata, né scritta sulle modalità di costruzione di un’opera così straordinaria e, oltretutto, innalzata senza alcun tipo di ponteggio. Quel che sappiamo è che Brunelleschi aveva studiato il “genere” cupola a partire da quelle romane e da quelle islamiche. Infatti, anche quest’ultime sono costruite senza ponteggi tramite un procedimento che alterna mattoni sistemati orizzontalmente e altri verticalmente per impedire che questi scivolino verso l’interno comportando il crollo della struttura. Piccolo problema: le cupole islamiche sono noccioline in confronto all’enorme opera brunelleschiana, la cui Cupola presenta un diametro esterno di 54 metri. Inoltre, la loro base è circolare e non ottagonale. Come fare? È a questo punto che entra in gioco il “brevetto” Brunelleschi: disporre i mattoni non orizzontalmente, ma secondo un sistema a lisca di pesce. Vediamo come:

Nell’Agosto del 1436 venne celebrato ufficialmente, con la solenne benedizione di papa Eugenio IV, il completamento della fabbrica. Per l’occasione, un famoso musicista fiammingo, Guillame Dufay, compose Nuper rosarum flores, un mottetto isoritmico che ricerca i rapporti tra musica e architetturai e celebra la città di Firenze.

Per il completamento della struttura con la lanterna che ancora oggi corona la Cupola di Brunelleschi, invece, dobbiamo attendere il 1471.

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Isabella Procaccini

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