A braccia aperte

Ha voluto essere il primo della sua Diocesi ad aprire le braccia, simbolicamente, di fronte ai migranti. A poche ore dal suo insediamento il nuovo arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha fatto reach out, aderendo alla campagna “Share the journey”, lanciata da Caritas Internationalis a livello mondiale e rilanciata oggi da Papa Francesco. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di promuovere la “cultura dell’incontro” nelle comunità da cui i migranti partono o ritornano, in quelle in cui transitano e in quelle in cui scelgono di stabilire le loro case.

Un gesto non casuale quello di monsignor Delpini, che lancia un messaggio preciso alla comunità e che risulta ancor più ricco di significato, in quanto è uno dei primi gesti pubblici nella nuova veste di arcivescovo  di Milano.  Dopo aver esortato in occasione del  suo insediamento i 5mila fedeli   presenti in Duomo a  “un patto di accoglienza” e  collaborazione, il nuovo arcivescovo ha voluto presentarsi ‘a braccia aperte’ di fronte a una città percorsa nelle sue stazioni, nelle sue strutture di accoglienza, nelle sue piazze e nelle sue strade da persone in viaggio e in fuga da paesi lontani e vicini. Condividere il viaggio, share the journey è la sfida lanciata a tutti i cittadini del mondo. Quelli della Diocesi di Milano potranno vedere le foto del loro reach out sul sito web di Caritas Ambrosiana http://sconfinati.caritasambrosiana.it/

 

E nella giornata di oggi 50 profughi ospiti nelle parrocchie della Diocesi di Milano, accompagnati dal direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti sono arrivati fino a Roma per l’udienza generale del Papa:  “Accogliere proprio così, con le braccia ben aperte”, ha detto il Santo Padre lanciando ufficialmente la campagna. Anche Francesco ha fatto il suo reach out.

Ora, verrebbe da dire, tocca a tutto il resto del mondo. Noi compresi.

 

Maggiori informazioni: http://journey.caritas.org/

 

image_pdfVersione stampabile