Abdulrazak Gurnah vince il Nobel Letteratura 2021

di Virginia Villa

“Voglio solo scrivere il più sinceramente possibile, senza dover per forza pronunciare parole nobili.” 

Questo è il pensiero di Abdulrazak Gurnah, autore di origini tanzanite ma naturalizzato britannico, ed è questa la filosofia che lo ha condotto lo scorso giovedì 7 ottobre 2021 ha ricevere il più alto riconoscimento letterario al mondo: il Premio Nobel per la Letteratura.

L’Accademia svedese ha spiegato che ha riconosciuto questo premio a Gurnah “per il suo approfondimento appassionato e senza compromessi sugli effetti del colonialismo e sul destino dei rifugiati al confine fra le culture e i continenti“.

LA POLITICA NEI ROMANZI

Non c’è da stupirsi in una motivazione di questo tipo e non bisogna ritenersi ignoranti se non si conosceva l’autore vincitore di questo anno; la giuria tende infatti a valorizzare quegli autori poco conosciuti al grande pubblico, ma che hanno grandi storie da raccontare, per accrescere, o per meglio dire, arricchire il mondo umanistico. Trovo questa scelta di posizione molto bella. Anche in relazione alla motivazione scelta per la nomina di Abdulrazak Gurnah, penso che questa sia in linea con la filosofia dell’Accademia: attribuire un premio così prestigioso ad autori impegnati in ambito politico e sociale, dove il termine politico si intende nella sua più alta e onorevole accezione. Non solo è possibile fare politica attraverso i romanzi, ma è anche un espediente meraviglioso per raggiungere lettori e persone che, in altre circostanze, rimarrebbero escluse dalla vicende che le riguardano.

CHI E’ ABDULRAZAK GURNAH

E’ proprio in questo piccolo frangente, la politica nei romanzi, che si inseriscono la vita e le opere dello scrittore Abdulrazak Gurnah. Nato nel 1948 a Zanzibar, si trasferisce ancora giovanissimo in Inghilterra, dopo che il suo paese venne sconvolto da una terribile ondata di violenze che portarono alla persecuzione dei cittadini di origine araba, alla quale apparteneva Gurnah.

Abdulrazak Gurnah è stato, fino al suo recente ritiro, professore di letteratura inglese e post-coloniale presso l’Università del Kent a Canterbury, concentrandosi principalmente su scrittori come Wole Soyinka, Ngũgĩ wa Thiong’o e Salaman Rushdie; su quest’ultimo scrisse nel 2007 il saggio intitolato “The Cambridge Companion to Salaman Rushdie”.

UNA NUOVA AFRICA ORIENTALE

L’Accademia svedese non ha dubbi, la dedizione di Abdulrazak Gurnah alla verità e la sua  completa avversione alla semplificazione sono sorprendenti e gli rendono grande onore. I temi da lui trattati, così come lo stile narrativo che lo caratterizza, possono renderlo agli occhi della maggior parte dei lettori un autore cupo e intransigente, ma è anche vero che come analizza lui tematiche come schiavitù, migrazione e rifugiati, sono pochi a farlo. I suoi romanzi evitano di cadere in descrizioni stereotipate, per conseguire un più alto scopo: aprire il nostro sguardo su un’Africa orientale culturalmente diversa da come è conosciuta in molte parti del mondo.

I ROMANZI DI ABDULRAZAK GURNAH

Tra i suoi romanzi più famosi ricordiamo “Paradiso” che narra la storia di un ragazzino, Yusuf, venduto dal padre ad un ricco mercante per saldare un debito contratto e, per questo, costretto a lavorare duramente alle dipendenze del padrone. Yusuf scoprirà il lato peggiore dell’essere umano, trovandosi a fare i conti con la morte e la violenza, imparando le difficili regole di convivenza di un mondo sull’orlo del conflitto. Un altro romanzo importante è “Il disertore” che narra un amore proibito destinato a riverberarsi per tre generazioni. Infine non possiamo non citare “Afterlives”, in cui le vicende di diversi giovani s’intrecciano ancora una volta sullo sfondo della colonizzazione europea dei primi del Novecento.

CONCLUSIONE

Come si può intuire, quasi tutti i personaggi del libro sono rapiti, venduti, costretti a combattere battaglie altrui, ma non rinunciano mai alla ricerca di un destino proprio. Ed è questo, forse, il messaggio più bello che un autore può lasciare in eredità ai suoi lettori.

image_pdfVersione stampabile