di Alessandro Porto
È mezzogiorno e ho voglia di scrivere qualcosa. Non uno dei miei soliti racconti lasciati a metà, preferirei parlare di qualcosa di contemporaneo. Scrivere un articolo. Ecco. Ma non so su cosa. A parte il fatto che si sente già troppo la mia presenza in queste prime righe per essere un articolo scritto come si deve, tuttavia non sono un giornalista quindi me ne frego con tutta tranquillità.
Potrei parlare di uno di quei temi che mi stanno tanto a cuore o di quelli che stanno molto a cuore ai lettori, tipo l’emergenza legata ai migranti, la situazione economica italiana, raccontare qualche episodio di cronaca nera o descrivere la storia strappalacrime di qualche vecchietto sul lastrico.
Invece no.
Scriverò di una realtà troppo spesso lasciata muta, seppur piena di cose da dire, riguardante l’arte in ogni forma. Non tratterò tuttavia di quell’arte sfarzosa, plurinominata, osservabile nei musei, bensì della meraviglia nascosta nelle giovani menti creative e parlerò a queste. Dovete infatti sapere che sotto l’ombra dei grandi nomi del passato vi è un inimmaginabile pullulare di poeti, pittori, attori, musicisti che come scarafaggi in cerca di cibo girano senza sosta per i luoghi d’arte, le biblioteche e le sale prove, in cerca della loro opportunità per mostrarsi qualcosa di più che semplici giovani annoiati. So di questo, perché io rientro in quel brulicare di insetti vogliosi di dare alla propria creatività un posto e non potete neanche immaginare quanti veri geni io abbia incontrato ai tavoli di bar sporchi e maleodoranti o sulle panchine dietro qualche vecchia scuola. La domanda è: come può un giovane trasformare la propria arte in qualcosa di più di un semplice passatempo?
Vorrei darvi la risposta e vorrei darla anche a me, ma non posso. Non c’è un modo, una strada certa da seguire, una scuola, un corso, però c’è qualche dritta che un altro artista non ancora artista, ovvero io, può darvi. Iniziamo con la musica.
Canto in una band e già riuscire a creare una band o ancor peggio ad entrare in una band già formata può risultare difficile. Se volete conoscere altri musicisti con i quali collaborare esiste un sito molto ben fatto e frequentatissimo, Villaggio Musicale, sul quale potrete creare un vostro profilo specificando quale tipo di musicista siete, le vostre esperienze musicali e cosa cercate. Vi sono inoltre date di eventi interessanti a tema e annunci di locali in cerca di qualcuno disposto a esibirsi.
Se il vostro campo è la musica l’unica cosa possibile è suonare, suonare e ancora suonare. Dal vivo ovviamente. Questo vi servirà per iniziare a guadagnare qualche soldo oltre che ad avere un minimo di visibilità. Infatti, per quanto sia triste da ammettere, servono soldi se si vuole sfondare nel mondo della musica. Un consiglio personale: non sprecate denaro in demo. So che è molto bello iniziare registrando qualcosa, così da fare i fighi in giro con gli amici, mostrando con fierezza il proprio CD. Lo so perché l’ho fatto anche io, ma sinceramente le probabilità che una casa discografica vi dia retta, dopo avergli mandato i vostri brani, per quanto belli, sono nulle. Piuttosto perfezionate una canzone, la più orecchiabile che avete, registratela in maniera professionale, in una vera sala di registrazione e assumete un videomaker che curi la realizzazione di un video musicale per la stessa. Se andrà, se le visualizzazioni saliranno, se la gente la ascolterà per strada, saranno le case discografiche stesse a cercarvi. Questa è la vostra unica via. Suonate ovunque vi capiti l’occasione, anche alla fiera della salamella se necessario.
Passiamo alle arti figurative. Non ne so molto, perché sono sempre stato negato nel disegno e quindi non ho mai approfondito con cura questo tema, ma qualche consiglio posso ugualmente darvelo. Nel caso in cui frequentiate una scuola d’arte sarà più facile darvi un minimo di visibilità, in quanto tali scuole solitamente organizzano piccole mostre delle più belle opere realizzate dagli studenti. Altra possibilità di sbocco sono le associazioni culturali della propria città. Rivolgersi a loro può essere un ottimo modo per iniziare a frequentare anche altri artisti e avere l’opportunità di esporre le proprie creazioni in un qualche evento di paese. Inoltre, può essere una possibilità aprirsi una pagina sulla quale caricare le foto dei propri disegni o sculture su qualche social network. Questo può darvi un po’ di notorietà, specie se sponsorizzate la vostra pagina.
Se la vostra arte si manifesta tramite la scrittura può ugualmente essere utile rivolgersi ad una associazione culturale. Per diventare scrittori o poeti non potete certo partire con la pubblicazione di un libro, a meno che non abbiate un migliaio di euro da parte. Le case editrici infatti, eccetto qualche eccezione, richiedono un contributo per la pubblicazione del vostro testo. Il rischio è che, se il vostro libro non andasse, invece di guadagnare dalla vostra arte ci perdereste parecchi soldi. L’ideale è cominciare mandando i propri scritti a delle riviste underground o a giornali di paese, così da farvi conoscere un po’ in giro e da entrare in contatto con editori e uomini del settore che possano aiutarvi. Può essere anche un’ottima opportunità scrivere per un giornalino scolastico, così da affinare le proprie tecniche di scrittura e prendere la mano con il linguaggio dei giornali. Sia nella letteratura come nelle altre forme d’arte, è però fondamentale che vi sia una reale passione, una forte dedizione e un minimo di talento. Soprattutto siate originali nella vostra arte, azzardate, esplorate nuove strade, altrimenti rimarrete uno dei tanti presunti artisti nascosti nell’ombra.
Brillando di originalità attirerete invece sguardi. L’unica via, cari futuri artisti, in definitiva è questa: vivete ardentemente, fiondatevi a capofitto in ogni situazione, fate tutto ciò che valga la pena essere vissuto.
“Per non dormire.”
Diceva il noto poeta del ‘900, Gabriele D’Annunzio.