di Chiara De Carli
Era sold out la finale del concorso pianistico Rina Sala Gallo. L’ultima di una serie di prove, che si sono susseguite per una settimana intera, e che ha visto sfidarsi sul palco del Teatro Manzoni di Monza tre giovani pianisti di eccellenza, selezionati tra i tanti arrivati a Monza, da tutte le parti del mondo.
Sul palco si sono sfidati in una gara all’ultima nota, insieme all’orchestra Giuseppe Verdi di Milano, il russo Alexander Panfilov e gli italiani Federico Nicoletta e Maddalena Giacopuzzi.
La precedenza è stata data a Maddalena Giacopuzzi che per l’esecuzione ha scelto di suonare il Concerto n. 1 in si bemolle minore op.23 di Čajkovskij, seguita da Nicoletta con il il Concerto in la minore di Schumann e infine Pafilov si è cimentato nel Concerto n. 5 op. 73 Imperatore di Beethoven.
I giovani musicisti si sono destreggiati nelle interpretazioni, entusiasmando pubblico e giuria: Giacopuzzi ha espresso tutta la sua delicatezza e la sua dolcezza tramite le frasi musicali di Čajkovskij, Nicoletta ha personificato l’inquietudine esistenziale racchiuso nel Concerto di Shumann e infine Panfilov tutta la sua abilità nell’Imperatore di Beethoven. La sua bravura è stata poi premiata da pubblico e giuria che hanno confermato il primo premio:
«Sono molto contento di aver ottenuto questo premio speciale. - afferma Panfilov – Questa competizione mi è piaciuta molto: l’atmosfera è stata grandiosa, così come il piano! E i prossimi obiettivi? La prossima settimana mi attende una competizione in Spagna e il mese prossimo un’altra ancora…quindi sto lavorando per prepararmi a questo».
Assegnare la vittoria non è stato affatto semplice considerando la maestria dei concorrenti, quel che rimane sono dei giovani che hanno il coraggio oggigiorno di difendere lo spirito e la bellezza della musica, in un mondo pieno di distrazioni e stimoli che sembra sempre più mettere questo tipo di cultura con le spalle contro il muro.