Allo Sporting di Monza, in scena la solidarietà

di Elena Borravicchio

Brianza, terra del “fare”. Anche per il bene. Di fronte alla tragica perdita di un fratello e di un figlio, i promotori della serata di beneficienza che si è svolta allo Sporting Club di Monza, venerdì 11 ottobre, non si sono arresi al dolore, ma hanno cercato, da subito, un modo per prendersi una rivincita sulla malattia.

La storia è quella di Antonio Danile, stimato avvocato monzese, malato di depressione, che un anno e mezzo fa ha deciso di congedarsi da questo mondo. L’occasione la cena di raccolta fondi a favore della ricerca sull’autismo, organizzata a Monza, dall’associazione milanese Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, il 18 aprile 2018. E siccome il bene genera altro bene, l’idea di stringere una nuova collaborazione per agire a sostegno della ricerca sulla depressione, è venuta da sé.

La famiglia Danile conobbe il professor Vincenzo Di Lazzaro, ordinario di Neurologia al Campus, e decise di investire in un progetto incentrato sulla rivoluzionaria tecnica dell’elettrostimolazione magnetica trans-cranica. Il risultato ha superato le aspettative: i 150 ospiti presenti alla seconda edizione monzese della cena di raccolta fondi, firmata Amici del Campus, in collaborazione con l’Associazione Antonio Danile, ne sono la prova.

Francesco Danile intervistato da Nancy Squitieri

Nel corso della serata il professor Di Lazzaro ha mostrato immagini eloquenti dell’effetto di un pacemaker inserito nella parte profonda del cervello in alcuni soggetti affetti dal morbo di Parkinson, a dimostrazione dell’efficacia di un intervento sui tessuti cerebrali disfunzionali. Allo stesso modo, ma in maniera non invasiva, si potrebbe agire, con uno stimolatore esterno, sulle aree cerebrali coinvolte dalla depressione, tecnica già in uso negli Stati Uniti ma molto dispendiosa (circa 400 euro a seduta).

L’ambiziosa proposta è quella di costituire una “neurostimulation unit” nel sistema sanitario nazionale, a fronte di una fetta di popolazione coinvolta dalla depressione di 2,8 milioni di persone (e oltre 300 milioni nel mondo); nonché di avviare un progetto di ricerca per lo sviluppo di un protocollo rapido di neurostimolazione per il trattamento della depressione.

E davanti a tanto intraprendere, tipico dell’animo lombardo, intervento finale a sorpresa di Germano Lanzoni, in arte “Il Milanese Imbruttito”, che citando la comicità quale antidepressivo naturale, ha concluso la serata con un sorriso.

Francesco Danile, Rossella Perricone (presidente dell associazione Amici dell Università Campus Bio-Medico di Roma), Nancy Squitieri, la signora Danile, Vincenzo Di Lazzaro
image_pdfVersione stampabile