Arbeit Macht Frei

pacedi Luigi Picheca

La scritta che campeggiava sul cancello d’ingresso al campo di concentramento di Auschwitz e di altri campi di concentramento era un beffardo saluto per chi ci entrava. Non dobbiamo attendere per forza il Giorno della Memoria per ricordare i momenti storici più deprimenti della storia, per ricordare i tragici fatti che l’uomo è capace di compiere durante le guerre.

Una mia professoressa di storia ci diceva sempre che la storia ripropone ciclicamente gli avvenimenti  drammatici per l’intera umanità, quasi le guerre fossero indispensabili alla vita degli uomini. Certo, a leggere i libri di storia le darei ragione, ma me ne chiedo il motivo. Se ci guardiamo intorno vediamo tante situazioni di tensione che ci potrebbero allarmare.

Come Papa Francesco ha ricordato più volte nelle sue interviste, ci sono molti focolai di guerra nel mondo che fanno pensare che i tempi per scatenare il terzo conflitto mondiale siano ormai maturi. Naturalmente la speranza di chi non condivide gli atti di aggressione è volta verso il mantenimento della pace nel mondo.

Non possono bastare, infatti, poche minoranze bellicose a mettere a repentaglio la pace che la maggioranza degli uomini desidera e non basterebbero nemmeno gli interessi dei produttori di armi se non ci fossero uomini capaci di volere le guerre e di seminare violenza.

Quello che stiamo vivendo è il periodo di pace più lungo della storia europea, ma ci troviamo a dover fare i conti con l’instabilità del Medioriente che sta vivendo un periodo di grande turbolenza a causa dei loro grandi imperi economici legati al petrolio e alla dilagante questione che l’ISIS vuole scatenare.

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La crisi che vede contrapposte Russia e Ucraina ci pone di fronte un altro difficile problema. Il continente africano ribolle di tensioni e in casa nostra ci troviamo ad affrontare una situazione sempre più grave.

Forse è giunta l’ora che le comunità internazionali si pongano il problema di risolvere questi dilemmi e garantire quella pace globale cui tutti anelano. Questo traguardo deve essere raggiunto al di là degli interessi di parte se si vuole assicurare la prosperità al nostro pianeta.

Luigi Picheca

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