Un fine settimana dedicato alla Grande Prosa quello del Teatro Manzoni che, nei giorni 17,18 e 19 marzo, alza il sipario per mandare in scena Balasso fa Ruzante. L’attore interpreta questo nuovo testo teatrale, nato da una raffinata e profonda ricerca linguistica, assieme ad Andrea Collavino e Marta Cortellazzo Wiel.
Marta Dalla Via, raffinata caratterista e profonda conoscitrice delle corde espressive di Balasso/ Ruzante, dirige questo ensemble affiatato, tesse i fili e i toni di questa commedia e calibra la vis comica con quella drammatica.
«Balasso è riuscito a intrecciare una compilation di testi tratti dall’opera di Beolco re-inventando un gergo che mantenesse senso e suono dell’originale» scrive la regista. «Una drammaturgia fatta di scelte lessicali che sono, in pieno stile Ruzantiano, scelte politiche e polemiche. Un neo-dialetto obliquo, abbondante e spassoso, che rende concrete tre figure toccanti: l’amico rivale Menato, Gnua donna sottoposta eppure dominante e lo stesso Ruzante.
Un uomo contemporaneamente furbo e credulone, pavido eppure capace di uccidere, un eroe comico dentro il quale scorre qualcosa di primitivo che lo rende immortale. Credo che Angelo Beolco, con il suo alter ego e le sue opere, volesse dimostrare che un altro modo di fare arte/cultura era possibile e provava a fare azioni
sceniche anti sistema anche quando era accolto da quel sistema. In questo credo che la vicinanza con la poetica e la visione di Natalino Balasso sia evidente».