Berardi al Binario 7 con Amleto take away

Sabato 22 febbraio alle 21 e domenica 23 febbraio alle 16  al Binario 7 , andrà in scena lo spettacolo che è valso a Gianfranco Berardi il Premio Ubu 2018 al miglior attore/performer.

«To be o FB, questo è il problema! Chiudere gli occhi e tuffarsi dentro sé e accettarsi per quello che si è, isolandosi da community virtuali per guardare da vicino e cercare di capire la realtà in cui si vive? O affannarsi per postare foto in posa tutte belle, senza rughe, seducenti, sorridenti?».

Amleto take away è un affresco tragicomico che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo che, da sempre, sono fonte d’ispirazione per un teatro definito ‘contro temporaneo’. Punto di partenza sono, ancora una volta, le parole: diventate simbolo più che significato, etichette più che spiegazioni, in un mondo dove «tutto è rovesciato, capovolto, dove l’etica è una banca, le missioni sono di pace e la guerra è preventiva». Ogni cosa è schiacciata fra il dolore della gente e le temperature dell’ambiente, fra i barbari del Nord e i nomadi del Sud. Le diverse generazioni si dibattono tra lo studio che non serve e il lavoro che non c’è: ci sono gli under 35 e gli over 60, le avanguardie incomprensibili e le tradizioni insopportabili.

Amleto, simbolo del dubbio e dell’insicurezza, icona del disagio e dell’inadeguatezza, è risultato il personaggio ideale a cui affidare il testimone di questa indagine. Ma l’Amleto di Amleto Take away procede anche lui alla rovescia: preferisce fallire piuttosto che rinunciare, non si fa molte domande e decide di tuffarsi, di pancia, nelle cose – anche quando sa che non gli porteranno nulla di buono. È consapevole ma perdente, portato alla follia dalla velocità, dalla virtualità e dalla pornografia di questa realtà.

Amleto è in seria difficoltà nell’avvicinarsi a comprendere quello che può essere il senso delle cose: è travolto da una crisi così generalizzata e profonda da mettere a repentaglio legami solidi e consolidati come la sua storia d’amore con Ofelia e il suo rapporto con il teatro.

 

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