Sabato sera da brividi al Legend Club di Milano, uno dei locali più rock della città. Non sono di certo mancati gli effetti scenografici, che hanno accolto quanti hanno scelto di trascorrere la serata di Halloween in via Enrico Fermi. Un Halloween party ritmato dai sound delle tre band che si sono susseguite sul noto palco del Legend: i Grandscape, i Be The Wolf e da ultimo gli Anewrage.
Tre gruppi appartenenti al mondo dell’underground, alcuni tra quelli più in voga per questa musica “da intenditori” che hanno coinvolto il pubblico meneghino: per i Grandscape e gli Anewrage si giocava in casa, mentre in trasferta i Be The Wolf.
I Be The Wolf sono tre giovani torinesi che hanno da poco iniziato a collaborare con la nota Bagana Rock Agency, costola della Jack Rock Agency e che da qualche mese hanno prodotto il loro album di esordio “Imago”, con Scarlet Records. Formatisi nel 2011, Federico Mondelli voce e chitarra, Marco Verdone al basso e Paul Canetti alla batteria, si considerano i “lupi del rock”, proprio perché «la scena torinese in cui siamo nati era in un periodo di stallo — ci racconta Federico — in cui metalcore e hardcore dominavano la scena. Desideravamo suonare in maniera molto asciutta, senza utilizzare basi come sfondo: abbiamo un approccio molto row, con un suono molto scarno e molto live. Tutto questo ci ha portato all’idea del lupo, ossia vivere il tutto in maniera molto istintiva, senza risultare omogenei alla massa comune».
Non hanno niente a che vedere con i gruppi più noti della scena torinese come Subsonica e Linea 77, questo dovuto alla scelta di chiudersi in sala prove, lasciandosi influenzare soltanto da gruppi più affini al loro genere, come i Deep Purple. Si sono isolati in sala e hanno dato sfogo alla propria immaginazione, al proprio desiderio di comporre un disco dal titolo “Imago”.
Un lavoro che «rappresenta noi stessi, la nostra evoluzione come il processo di metamorfosi degli insetti. — continua il cantante — Ci sentivamo nascere, ma allo stesso tempo già adulti. Il disco non consiste in un album di un gruppo emergente, ma bensì di una band che ha lavorato e costruito questo risultato».
Sulla copertina, troviamo un insieme di espedienti che sono stati disegnati proprio da Federico e che rappresenta figurativamente una farfalla «ci sono molti richiami a elementi anche personali: fiori, animali sono legati a un significato allegorico. Sono un appassionato di Thomas Ellis, e quindi sono presenti delle associazioni di immagini con la serie di “Hannibal”, o anche un richiamo al “Silenzio degli innocenti”, con la raffigurazione della libellula. La copertina richiama un sfera intima e personale». Durante la serata diverse sono state i brani suonati, tra i quali “The Fall”, noto singolo del gruppo.
Tra le canzoni del nuovo album una è mancata all’appello: Twenty-four, sarà forse il nuovo estratto dal disco? Lo scopriremo continuando a seguire i Be The Wolf.
Chiara De Carli