Bici Plan: lettera aperta ai candidati sindaco

Egregi candidati sindaci di Monza,

In occasione delle prossime elezioni comunali nella nostra città, FIAB MonzainBici con il suo presidente Pasquale Scalambrino vuole proporvi alcune soluzioni che riguardano la mobilità ciclistica nel suo complesso, sicuri che un forte sviluppo dell’uso delle biciclette in ambito urbano possa portare notevoli benefici per la città intera e per tutti i suoi cittadini. Monza è purtroppo passata alle cronache per i suoi alti livelli di inquinamento atmosferico.

La bicicletta come mezzo di trasporto è ormai considerata la soluzione principale ai mali delle nostre città, un mezzo moderno e salutare per tutti.

Serve una politica coraggiosa che non si limiti a piccoli interventi in qualche parte della città, ma abbia una visione globale cittadina e lo strumento a disposizione è il Bici Plan che dovrà ormai essere applicato nelle sue parti per non renderlo un semplice documento inutile.

Vi sottoponiamo quindi una serie di interventi possibili nei prossimi 5 anni di amministrazione per i quali vi chiediamo gentilmente di darci riscontro nel caso in cui vorrete accogliere positivamente le nostre proposte.

1 – Le nuove esigenze e visioni che sono sorte in questi ultimi anni, nonché l’aumentata sensibilità al problema del traffico motorizzato, ci porta ormai a non privilegiare come nel passato le piste ciclabili. Con questo non vogliamo non proporle per la città di Monza, ma le chiediamo solamente nei casi in cui non si possano sperimentare altre soluzioni (strade di grande scorrimento e di penetrazione nella città).

E’ auspicabile perciò una forte moderazione del traffico, con velocità massime consentite a 30km/h in tutti i quartieri di Monza attraverso piccoli interventi per ridurre le alte velocità, causa di molti incidenti anche mortali.

2 – Una ciclabile, che in alcuni tratti potrà essere semplicemente una corsia ciclabile, e di grande importanza è quella che consenta di raggiungere in bicicletta la metropolitana 1 a Bettola e a Sesto San Giovanni. Il percorso dovrà svolgersi da Largo Mazzini lungo C.so Milano e via Borgazzi.

La possibilità di raggiungere il capolinea della MM1 in bicicletta apporterebbe notevoli vantaggi sul traffico e ormai i cittadini monzesi e gli stessi commercianti lungo questo tragitto, chiedono convinti la realizzazione di questa struttura.

3 – Altre poche ciclabili (se verrà estesa la moderazione del traffico) dovrebbero permettere di accedere ai luoghi di maggiore aggregazione della città, come l’ospedale San Gerardo, il Policlinico di via Amati, la stazione ferroviaria sia dalla parte est che ovest di Monza, lo stadio di via Stucchi, i plessi scolastici superiori.

4 – I nostri 28 chilometri di piste ciclabili esistenti sono stati spesso definiti uno “spezzatino” perché non collegati tra di loro. Pur essendo un problema generale nelle città del nostro Paese, non possiamo trascurare questo aspetto così importante che non dà sicurezza a chi percorre questi tratti sconnessi.

Per cui la connessione delle ciclabili, che chiediamo da tempo, dovrà avere un’alta priorità negli interventi previsti nel breve termine che andrà a formare una rete ciclabile sulla quale sarà possibile completare una visione complessiva della mobilità ciclistica.

5 – Non possiamo trascurare poi la possibilità di parcheggiare le biciclette in sicurezza. Rastrelliere a “cavalletto”, come quelle installate in questi ultimi anni, oltre che rendere esteticamente più bella la nostra città, danno la possibilità di assicurare la propria bicicletta al telaio della stessa, per scongiurare, almeno in parte, il furto, sport molto praticato a Monza.

Il parcheggio non è una soluzione secondaria perché aumentando la sicurezza, aumenteranno di conseguenza i cittadini che potranno decidere di muoversi in modo sostenibile.

6 – Il nostro Comune, dietro nostra richiesta, ha acquistato la “macchina punzonatrice” che attraverso l’incisione del codice fiscale sul telaio permette di riconoscere la proprietà della bicicletta, oltre che disincentivare il furto.

La pratica di questo intervento dovrebbe essere pubblicizzata molto di più per non lasciare parzialmente inattiva tutta la procedura di punzonatura.

7 – Lo stesso approccio andrebbe utilizzato per le biciclette “bike sharing”, ovvero andrebbe spinto fortemente questo servizio che in futuro potrebbe avere un ruolo fondamentale se la nostra città continuerà ad offrire le sue bellezze storico/artistiche/naturalistiche a turisti di ogni provenienza.

Offrire una bicicletta per visitare Monza porterebbe la nostra città ai livelli delle più blasonate città europee, dove la cultura della mobilità ciclistica è così avanzata rispetto a noi.

8 – Anche l’intermodalità sarà un aspetto rilevante in futuro, La possibilità di raggiungere mete un po’ più lontane abbinando diversi mezzi di locomozione (bici+treno, bici+bus, bici+metro, bici+ tram ecc.) incrementerà ancora di più queste modalità di spostarsi in modo ecologico e al passo con i tempi e le nuove esigenze.

Quindi una Velostazione con i servizi essenziali (deposito sicuro, riparazione e vendita di accessori per bici), canaline idonee per raggiungere i marciapiedi dei treni e la possibilità di caricare le biciclette sugli autobus, sono tutti interventi che vanno in questa direzione.

9 – Prendendo esempio da altre città, Milano per prima, si dovrebbe intervenire presso le scuole chiudendo durante gli orari di ingresso e uscita, il passaggio e sosta di veicoli motorizzati. Principalmente per un motivo di sicurezza. Ma è stato dimostrato che l’inquinamento atmosferico causato dal traffico automobilistico, particolarmente pesante durante le entrare e uscite dalle scuole, è molto alto proprio nelle strette vicinanze a queste emissioni. Si risparmierebbe così ai bambini di respirare sostanze tossiche almeno presso i plessi scolastici.

10 – Ultimo, ma l’elenco potrebbe continuare, noi speriamo però di poter discutere con chi sarà eletto a sindaco di Monza, di tutte le altre soluzioni utili allo scopo, il parcheggio delle biciclette nei cortili condominiali.

Molti nostri soci e anche cittadini, chiedono che non si possa più vietare il parcheggio delle biciclette nei cortili condominiali, causa spesso di litigi tra condomini. Anche questo intervento che chiediamo nel regolamento edilizio, sia sulle vecchie costruzioni che sulle poche, speriamo, nuove costruzioni, potrà incrementare ancora di più l’uso quotidiano della bicicletta per raggiungere il posto di lavoro, la scuola, le commissioni, lo svago.

Non stiamo proponendo tutto questo solamente perché utilizzare la bicicletta è uno stile di vita sano che porta benefici a chi la usa e all’intera città, ma perché è ormai diventata una necessità imprescindibile se vogliamo dare un futuro alle nostre città, sempre più soffocate da rumori e gas di scarico e con tutti gli spazi disponibili occupati da auto e furgoni.

Occorre prendere decisioni coraggiose, a volte impopolari e volte no, nella consapevolezza che queste vanno nella direzione giusta.

La nostra disponibilità a discutere e proporre non verrà mai meno, sarà un piacere offrire la nostra esperienza a chiunque la richiederà.

FIAB MonzainBici
image_pdfVersione stampabile