I Bluvertigo con Finardi:
tra emozione e provocazione

Morgan_BRF-2015Un inizio bagnato, quello di ieri sera per il Brianza Rock Festival, all’Autodromo Nazionale di Monza. Lo spettacolo, iniziato con le prime luci della sera, è proseguito senza interruzioni per oltre cinque ore. Ad accogliere i primissimi spettatori le note dei Mataleòn e dei Santa Margaret, che successivamente hanno lasciato spazio ai veri protagonisti della serata: Eugenio Finardi e i Bluvertigo. Eugenio Finardi con arte e maestria è stato in grado di incantare anche i più giovani, conducendoli in un tour che è iniziato dal suo ultimo lavoro, “Fibrillante“, e che è culminato nel riproporre pezzi in duetto con Marco Castoldi alias Morgan.

Insieme, hanno riproposto brani più classici come “Extraterrestre“, e più romantici come “Amore diverso“, concludendo con uno stralcio di “The lion sleeps tonight“, colonna sonora del film Disney “Il re leone”. Con quest’ultimo brano ha lasciato spazio all’esibizione dei Bluvertigo.


Sul palco, il direttore artistico del BRF, Morgan con la sua band. Un Morgan che si è mostrato padroneggiante e coinvolgente, ma allo stesso tempo provocatorio e irriverente. Canzoni come “L.S.D.” (La Sua Dimensione), “Il dio denaro“, “Cieli Neri“, hanno fatto scatenare il pubblico che non ha mai smesso di cantare. La sua inclinazione alla provocazione l’ha dimostrata nel proporre insieme a Eugenio Finardi, il testo di “Scimmia“. Lo stesso Finardi, sul palco, sostiene di essere stato persuaso a lungo dal direttore artistico. Di certo, Morgan non è un artista che manda a casa insoddisfatti, sul palco è un vero leone e sa quello che desidera e che può trasmettere. A dimostrarlo, gli omaggi al pubblico ripetuti più volte, l’aver dichiarato: “tutto questo è soltanto merito vostro“.

Questa sera, sarà la volta dei Mr. Kite, Jaselli, Bugo e gli attesissimi Subsonica, che inizieranno proprio dall’Autodromo brianzolo, il tour estivo di “Una nave in una foresta”. Preparatevi, perché questa sera, all’Autodromo, si salta!

Chiara De Carli

©fotografie di Anna Laviosa

 

 

 

 

image_pdfVersione stampabile