di Daniela Zanuso
Spirito di condivisione e diffusione della cultura. E’ questo lo scopo del Bookcrossing che è coniato dalla fusione dei termini inglesi book (libro) e crossing (attraversamento/passaggio). Un libro che viaggia, che passa di mano in mano, che viene “abbandonato” in un luogo pubblico (in città, nel parco, in metropolitana, sul treno), affinché possa essere ritrovato e letto da altri.
L’iniziativa, nata diversi anni fa e nota con tanti nomi (BC, giralibri, liberalibri, Libri liberi, Libri in libertà), è partita con la classificazione dei libri che avevano un codice unico, che consentiva di seguirne il viaggio. Poi sono nati metodi un po’ meno ortodossi di BookCrossing, il libro viene lasciato dal proprietario in un luogo prestabilito dove altri possono prenderlo in prestito e restituirlo dopo la lettura. La cosa importante è che non venga meno lo scopo dell’iniziativa.
La condivisione dei libri in Italia e nel mondo è ormai una realtà diffusa e ogni città ha trovato modi originali e diversi per far viaggiare i libri. A Monza l’iniziativa è partita lo scorso anno grazie alla collaborazione tra il comune e il sistema bibliotecario della città. Per l’occasione sono state riciclate le vecchie urne elettorali che servono da cassette e che sono dislocate vicino alle biblioteche e in alcuni punti strategici della città. A Torino c’è una piccola libreria nel bosco situata nel parco regionale del Freidour/tre denti di Cumiana. A Molina, frazione di Mandello del Lario, in provincia di Lecco, di fronte all’edicola c’è una piccola casetta per gli uccelli creata per l’occasione. A San Giuliano milanese ci ha pensato un pensionato a costruire le cassette da posizionare nel parco giochi davanti alla chiesa di Civesio. Ad Arbizzano, in provincia di Verona, ci hanno pensato i ragazzi: hanno creato una cabina di legno con pannello solare che si illumina la sera.
E anche all’estero non mancano soluzioni originali. In una piccola città medievale gallese di 1900 abitanti, che si chiama Hay-on-Wye, ci sono più di 30 librerie e biblioteche. Di tutte la più incantevole è l’Honesty Bookshop, una libreria “a cielo aperto” che si trova nel giardino di Hay Castle, dove si va a bere il te e a leggere un buon libro. In Austria le cabine telefoniche in disuso sono tornate a nuova vita con il BookCrossing. A Washington si sono inventati delle cassette sparse per la città dove si invitano i cittadini a prendere gratuitamente i libri.
A Sidney esistono biblioteche sulla spiaggia che invitano a prelevare e donare libri, mentre a Boston c’è una sezione esterna del famoso negozio Brattle Book Shop dove i lettori possono sia prelevare sia abbandonare i libri.
Se avete dei libri che volete liberare e toglierli dalla polvere degli scaffali non avete che l’imbarazzo della scelta: depositarlo in una cassetta della vostra città, abbandonarlo in qualche luogo pubblico, regalarlo alla biblioteca (ma non tutte li accettano) o scegliere di registrarlo su bookcrossing-italy o libriliberi oppure liberaillibro
Un piccolo gesto di gentilezza che ridarà vita al tuo libro.