di Chiara De Carli
Le origini del culto del santo Giacomo Apostolo, sono pressoché sconosciute. I vangeli apocrifi parlano della comparsa di Giacomo nell’allora Hispania Romana, in seguito al mandato lasciato agli apostoli, di diffondere la buona novella in tutto il mondo, dopo la morte di Cristo. Siamo dunque nel 33 d.C. e la leggenda narra che un giorno, la Madonna comparve in sogno all’apostolo Giacomo, presso una colonna della chiesa di Nostra Signora del Pilar. Maria, la quale stava perdendo la propria vita, aveva chiesto a suo Figlio di poter morire con al capezzale gli apostoli: per questo invitò Giacomo a tornare a Gerusalemme. L’apostolo partì verso la città santa, non curante che lì sarebbe stato martirizzato da Erode Agrippa, nel 43 d.C.
Da qui, in un miracoloso viaggio, i suoi discepoli Attanasio e Teodoro, guidati da un angelo, avrebbero trasportato il suo corpo tramite mare fino a Finisterre.
Le tracce del luogo di sepoltura vennero perse negli anni successivi, a causa delle persecuzioni rivolte verso le comunità cristiane. Successe poi che nel IX secolo, esattamente nel 813 l’eremita Pelayo osservò per diversi giorni, una pioggia di stelle cadere sopra un colle. Nel corso di una notte, gli apparve in sogno proprio San Giacomo, il quale gli rivelò che il luogo, dove vedeva cadere le stelle, corrispondeva al punto di sepoltura delle sue spoglie.
Fu così che su indicazione dell’eremita, il vescovo Teodomiro, ritrovò i resti dell’apostolo tanto adorato. Per tale ragione, il colle venne definito come “Il campus stellae” (“campo della stella”) etimologia da cui deriva Compostela.
La tomba divenne meta di grandi pellegrinaggi medievali, tanto che il nome del luogo prese nome di Santiago de Compostela.
Nel 1985 la cittadina galiziana e lo stesso Cammino di Santiago sono stati definiti patrimonio dell’umanità dall’Unesco, mentre nell’ottobre del 1987 il Consiglio d’Europa ha riconosciuto l’importanza dei percorsi religiosi e culturali che attraversano l’Europa per giungere a Santiago di Compostela dichiarando i percorsi “Itinerario di devozione Europeo” e finanziando adeguatamente tutte le iniziative per segnalare in modo conveniente “El Camino de Santiago”.