BiR, Bambini in Romania, è un’associazione fondata da Don Gino Rigoldi, il cappellano del Beccaria, nel 1999, a seguito di un viaggio da lui compiuto sul territorio, per osservare direttamente la situazione del popolo rumeno.
Una situazione che non era delle migliori poiché il crollo del regime comunista che aveva tentato di incentivare le nascite, a scopo prettamente imperialista, non aveva fatto altro che aumentare il fenomeno dell’abbandono, costringendo così centinaia di famiglie ad abbandonare i propri figli ai margini delle strade, poiché non possedevano gli aiuti finanziari per mantenerli.
Alla fine del XX secolo erano centinaia i bambini abbandonati nel Paese o lasciati soli a convivere nelle situazioni critiche degli istituti. Don Gino, con altri soci fondatori, ha così deciso di dare l’opportunità a chi volesse di partire per la Romania, andando a colorare le giornate d’estate di questi bambini. Sedici anni dopo sono ancora più numerosi i volontari italiani che scelgono questo tipo di viaggio, totalmente diverso dall’ideale comune, all’inizio del quale il bagaglio è pieno di materiale ludico mentre al ritorno è colmo di ricordi.
Sono immagini, quelle che si portano dietro i volontari di BiR, che si incarnano perfettamente nel loro cuore, segnando per sempre la loro vita. “Siamo quelli che non sono mai tornati..” recita una volontaria partita più volte per gli istituti rumeni, perché la Romania entra nel cuore e i sorrisi di quei bambini, costretti a crescere senza conoscere il significato di un abbraccio, sono l’unica cosa che ci è rimasta dal Paradiso.
Le missioni estive durano due settimane, periodo nel quale un gruppo di circa 10-15 persone organizzano le attività relative al loro campo, con le quali coinvolgere l’intera utenza dell’istituto. Alcuni bambini sono fragili e problematici, c’è un mondo dentro ognuno di loro con cui è difficile relazionarcisi, ma alla fine di due settimane, quando anche il bambino più solitario, più diffidente, più serio, sceglie di darti la mano per allargare il cerchio, capisci che ogni tuo sforzo ha avuto i suo frutti, ogni sacrificio valeva la pena. Quel cerchio non è solo un cerchio, sono un insieme di sogni legati assieme, che volano oltre il cancello dell’istituto, come bolle di sapone.
La Romania insegna a ringraziare per quello che già possiedi, una famiglia che a volte sembra solo invadente, una libertà che a volte ci fa paura. L’esperienza rumena fa crescere ogni volontario, perché ogni anno è la maggioranza che sceglie di ripartire, perché 12 mesi sono troppi per stare lontano da quelle carezze. E la distanza che separa i ragazzi rumeni da quei bambini è colmabile solo col ricordo, con la speranza che un giorno anche loro possano lanciarsi nel mondo, e colorarlo, come sono riusciti a colorare ogni giorno di campo insieme.
E’ un’esperienza che non consiglio a tutti, ma solo ai più coraggiosi, perché ci vuole coraggio per amare e ci vuole audacia per non dimenticare, per non volgere lo sguardo da un’altra parte. Ci vuole fiducia per combattere l’indifferenza.
Le iscrizioni ai campi estivi di quest’anno terminano il 30 aprile. Sono previsti due week end obbligatori di formazione, in cui relazionarsi col gruppo e conoscere la destinazione del viaggio. I turni estivi sono principalmente tre e occupano le prime due settimane di luglio, le ultime due e le prime due di agosto.
Per chi avesse bisogno di ulteriori informazioni non si preoccupi a chiamare il numero 0248011956, o a scrivere all’email [email protected], dal quale rispondiamo sempre il lunedi serà non prima delle 20.30.
Come dice il nostro fondatore… ” A noi ci frega lo sguardo”.
Parti con noi!
Ginevra