di Fabrizio Annaro
Inutile ricordare in quale difficile situazione si trovino alcune famiglie. Prima del lockdown molti riuscivano in qualche modo a sbarcare il lunario. Pensiamo ai tanti lavoratori precari, spesso irregolari, a coloro che si trovano ai margini se non addirittura senza casa. Chi penserà a loro? Come aiutarli?
Papa Francesco invita alla solidarietà. Solidarietà nella politica, nella comunità, fra i cittadini, fra i lavoratori, fra i fedeli. Siamo tutti sulla stessa barca. Nessuno si salva da solo. Sono giorni nei quali, malgrado la forzata distanza, ci sentiamo più vicini. Accumunati dal desiderio di uscire da questa situazione migliori di prima.
La solidarietà parte dal basso. Lo insegnano le numerose iniziative attivate dalle associazioni e dagli enti del Terzo Settore. La novità più interessante è il sorgere anche di reti solidali. Fra queste segnaliamo l’interessante e lodevole iniziativa di Caritas e san Vincenzo di Monza le quali hanno deciso di unire le proprie forze per venire incontro alla difficile situazione di molte famiglie. Caritas e San Vincenzo hanno perciò dato vita ad un Fondo di Solidarietà che darà sostegno alle famiglie provate dalla crisi economica.
“In queste settimane aumentano segnalazioni di famiglie e persone – spiega Emanuele Patrini della Carias di Monza – che rischiano di scivolare verso condizioni di povertà e per le quali è necessario attivare iniziative e attenzioni di solidarietà. La carità verso chi si trova improvvisamente nel bisogno, assume in questo periodo di emergenza sanitaria modi straordinari di esprimersi. I Centri di Ascolto Caritas e le Conferenze di San Vincenzo, entrambi attenti ai bisogni emergenti, raccoglieranno le richieste.”
Il fondo è attivo già da qualche giorno e sono già pervenute 30 domande di cui 20 accolte con 11.250,00 euro di contributi erogati. Non si tratta soltanto di venire incontro all’esigenze economiche delle famiglie. Gli operatori del Fondo provvedono anche ad informare le famiglie sulla possibilità di accedere contributi statali, come buoni pasto comunali, reddito di cittadinanza ed alle diverse forme di sostegno come il buono per affitto o per il mutuo di emessi da Regione Lombardia.
Ma chi sono le persone che bussano alla porte di Caritas e San Vincenzo? “Alcune delle famiglie che si sono rivolte a noi – aggiunge Patrini – sono persone che già conosciamo e che necessitavano di piccoli aiuti per far quadrare il bilancio familiare. Ora, con la crisi sanitaria, queste persone hanno visto la totale interruzione delle entrate e la caduta del reddito familiare. Sono per lo più per colf e badanti regolari e no, lavoratori a chiamata o giornalieri, oppure coloro che sono stati messi in cassa integrazione, ma ancora non hanno percepito nessun sussidio. Ci attendiamo che nei prossimi giorni le richieste, purtroppo, saliranno e di parecchio.”
Per sostenere l’iniziativa è possibile contribuire al Fondo facendo avere un contributo indifferentemente su:
* IBAN IT87K 05216 204040 000000 64677
intestato a Parrocchia S. Giovanni Battista Caritas
con causale “1000×5” – www.caritasmonza.org
* IBAN IT75Z 05216 204040 000000 00886
intestato a Società San Vincenzo De Paoli Consiglio Centrale Monza ONLUS – Causale: “Per le famiglie contro il Coronavirus” –
www.sanvincenzomonza.it