Carpe Diem

di Luigi Picheca

Manca ormai poco all’appuntamento monzese con Papa Francesco e mi piacerebbe che questo splendido appuntamento rappresentasse per molte persone, giovani e meno giovani, l’occasione per riflettere seriamente sui valori della vita e sul suo autentico significato.

Naturalmente non mi voglio ergere a professore di vita perché so di non possederne le qualità morali e culturali, ma vi invito semplicemente a dedicare qualche ritaglio del vostro tempo a qualcosa di più importante che probabilmente vi farà scoprire significati più profondi.

Io mi sono ammalato di Sla molti anni fa e ho visto succedersi tre Papi molto importanti che hanno impresso i loro nomi a caratteri cubitali nella storia dei nostri tempi. Una storia destinata a essere ricordata per i grandi passi avanti che la Chiesa sta cercando di imprimere nel desolante panorama politico internazionale e nazionale, dove imperano sempre più egoismi e dove i novelli Paperon de’ Paperoni  detengono le maggiori ricchezze del pianeta ed il potere del mondo intero. I Papi hanno spesso espresso idee e ideali molto innovativi per la società in cui hanno vissuto e si sono battuti per favorire lo sviluppo del benessere spirituale e materiale delle persone, ma incontrando l’opposizione puntuale dei ricchi e potenti della terra.

Ma mai come ora. Papa Francesco sta incontrando resistenze tenaci dentro e fuori dalla Chiesa a causa della determinazione e del coraggio con cui sta affrontando le grandi piaghe che affliggono il mondo. Ha ragione di chiederci di pregare per dargli forza ogni domenica durante l’Angelus. Così sarebbe bello e doveroso, da parte nostra, accogliere Papa Francesco con tutto il calore e l’affetto che merita e dimostrargli di avere imparato qualcosa dai suoi insegnamenti.

Che cosa ci porterà in dono Papa Francesco? Naturalmente, oltre al suo immenso carisma, Papa Francesco ci illuminerà con le sue parole traboccanti di verità, verità che arricchiranno i nostri cuori e le nostre menti se sapremo ascoltarle con l’attenzione che meritano. Parole sempre ricche di contenuti che ci dovrebbero convincere a lasciare perdere ogni tanto quei dannati Smartphone che non fanno altro che instupidirci le menti e uniformarci a standard che ci rendono ridicoli.

Beata ignoranza quella di una volta, almeno dal punto di vista tecnologico, che ci permetteva di pensare e di parlare come esseri umani invece di annichilirci al telefonino. Monza sarà fiera di questo evento e noi monzesi ce lo ricorderemo per sempre perché ci emozioneremo tutti, credenti o non credenti che si possa essere, perché davanti a un Papa di questa levatura non si può restare indifferenti.

 

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