Città italiane attente all’ambiente

di Daniela Zanuso

Città piccole e grandi, famose e sconosciute, al nord e al sud, tutte accomunate dal desiderio di essere  virtuose e rispettose dell’ambiente e di trovare una modalità per risolvere i problemi di inquinamento ambientale. E qualcuna è stata anche premiata.Per la prima volta, difatti, quest’anno è stato istituito il Premio Urban Award, durante la fiera di Verona dedicata al mondo delle due ruote. E, sorpresa, ha vinto una città siciliana: Siracusa, premiata per il progetto più innovativo. Famosa per la bellezza dell’ isola di Ortigia, la città ha messo a punto un progetto per diventare più verde: realizzazione di piste ciclabili, bike sharing, bus elettrici, Piedibus per le scuole e il car pooling, già sperimentato con i dipendenti comunali.

Piazza Duomo- Isola di Ortigia

Pesaro si è, invece, distinta per aver pensato alla mobilità dei piccoli. Da 15 anni la città si è impegnata a creare le “Zone 30” dove, in prossimità delle scuole dell’infanzia e primarie è consentita la velocità massima di 30km orari per i veicoli. Inoltre con la formula “A scuola ci andiamo con gli amici” la città ha tracciato i percorsi ideali per i pedoni e i loro accompagnatori. E per restare in tema di attenzione ai piccoli, anche Padova si è distinta per avere coinvolto genitori, insegnanti e bambini nell’individuazione di percorsi casa-scuola più sicuri per bici, bus e piedibus.

Una menzione speciale è andata a Roma dove, nonostante le scarse piste ciclabili e il lastrico stradale di “sanpietrini” che non incoraggiano l’uso della bici, è stato realizzato un percorso a impatto zero per raggiungere lo stadio Olimpico. I tifosi possono percorrere i due nuovi ponti ciclopedonali in bicicletta.

Ma è Massarosa, in provincia di Lucca, la cittadina più sorprendente. Vai al lavoro in bicicletta? Il Comune ti paga. Avete capito bene, il Comune paga chi usa la bici per andare al lavoro. Il progetto “Bike to work” è di semplice applicazione: basta scaricare l’app sullo smartphone che dimostra quanti km. sono stati realmente percorsi ogni giorno per recarsi al lavoro e ottenere  25 cent per ogni chilometro, fino ad un massimo di 6 € al giorno. Si può arrivare fino a 600 € l’anno. E i denari da dove li prendono? Semplice, dagli incassi delle multe. Geniale, non trovate?

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