di Chiara De Carli
Non era passato poi molto, da quando, Syd Barrett decise di unirsi a una band di studenti, dell’Istituto Politecnico di Architettura della capitale britannica. Si sarebbe sostituito a un cantante di nome Chris Dennis. Era il 1965 e a Londra, nasce un gruppo che prenderà poi il nome di “The Pink Floyd”, con Nick Mason, Roger Waters, Richard Wright e Bob Klose e il già nominato Syd Barrett. Stiamo parlando di coloro che una volta sopraggiunto David Gilmour, al posto di Barrett, prenderanno il nome di Pink Floyd. Negli anni 60, rappresentavano un gruppo del rock underground londinese molto affermato e proprio nel 1967 quando si trovavano in tour promozionale per l’album “Games For May Concert”, si mostrarono dei veri pionieri del suono. Non è solo riferendosi alle caratteristiche musicali che si possono elogiare questi artisti, grazie a loro il 12 maggio del 1967, si assisteva al primo concerto in quadrifonia, alla Queen Elisabeth Hall, vicino al Tamigi, a Londra.
La quadrifonia consiste in una tecnica di riproduzione/registrazione del suono che prevede quattro flussi sonori destinati ad essere riprodotti ognuno da un diverso diffusore acustico posizionato nell’ambiente d’ascolto nel modo seguente: due diffusori posizionati frontalmente all’ascoltatore, uno sulla sinistra e uno sulla destra secondo angoli prestabiliti, e due diffusori alle spalle dell’ascoltatore, di nuovo uno sulla sinistra e uno sulla destra secondo angoli prestabiliti. Questa idea di immergere l’ascoltatore completamente nelle onde sonore, piaceva davvero molto ai Pink Floyd, tanto è vero, che nel 1973, già nell’epoca Gilmour, pensano a pubblicare l’album
“The Dark Side of the Moon”, il primo disco al mondo registrato in quadrifonia. Grazie alla messa in vendita di un amplificatore consumer a 4 canali hi-fi, si potè ulteriormente sperimentare questo metodo di registrazione. Uno spin-off di sviluppo dell’incisione multitraccia che ne usava quattro, invece delle due impiegate in stereo, con quattro altoparlanti per creare un campo di ascolto ampio e profondo. Purtroppo, a causa, della presenza di un’elevata numero di elementi, dell’incompatibilità che si presentava in questa codifica sonora, per la produzione di un elevato rumore di fondo, che non dava qualità al suono registrato, non si mostrò essere un vero successo commerciale. Il suo impiego finì con l’estinguersi, alla fine degli anni 1970, anche se questo spianò la strada all’introduzione di sistemi domestici col suono surround in uso come home theatre, che hanno guadagnato enorme popolarità dopo l’introduzione del DVD.
Per i Pink Floyd, invece, la quadrifonia e gli anni 70 rappresenteranno il momento della svolta, dell’entrata di David Gilmour come frontman della band e della ascesa al successo, che tutti conosciamo, e come coloro che suonarono live in quadrifonia.