Iniziano i festeggiamenti per il trentesimo anno dalla fondazione della Cooperativa Lambro che, dal 22 ottobre del 1984, si pone l’obiettivo di organizzare “la produzione di beni e servizi in modo tale da creare promozione umana e benessere per la collettività, partendo da una condivisione con i soggetti più fragili“.
Siamo un po’ in anticipo: ma ne vale sicuramente la pena. Così, sabato 22 settembre, la sede della Cooperativa in via Montecassino è invasa da una speciale aria di festa, di gioia e di condivisione arricchita dalle note dei “Bandisti di Strada” che, con la loro musica, animano i visi di chi, a diverso titolo, non solo vive la Cooperativa, ma ne è importante sfumatura, tassello fondamentale che crea, ogni giorno, quella serenità che la contraddistingue.
Ci sono tutti: i volontari, i dipendenti e gli utenti, accompagnati da amici e genitori. Sembra che non manchi nulla, quando ci si accorge che i sorrisi sono stampati sui visi di ognuno di loro.
L’obiettivo della giornata, secondo le parole del Presidente Gianfranco Colombo, è semplicemente quello di trovarsi e di riunirsi per ricordare e ricordarsi ciò che di bello, nonostante le difficoltà e le fatiche quotidiane, è stato fatto e continua a farsi all’interno della Cooperativa.
“È un impegno che dura nel tempo” ricorda una tra le tante volontarie che sono anima e corpo del centro “che è mutato durante questi primi trent’anni ma che ha mantenuto la sua autenticità e la sua specificità: aiutare chi, con le proprie fragilità e difficoltà, rischia di essere emarginato da una società che spesso dimentica l’importanza di queste persone“. È un aiutare, in primo luogo, certo, ma mai dimenticare -come si preoccupa di fare Enrico Giovenzana, primo e storico presidente della Lambro- ciò che queste persone possono dare a chi si mette a loro disposizione.
E proprio lui è stato gioiosamente premiato, per aver “affrontato, vincendo, le vicissitudini che hanno accompagnato la vita della Cooperativa”. Insieme al suo, altri premi. Per Fedra Furini, prima dipendente, matricola numero 1. Per Lazzari Battista, Caprotti Emilia, Di Pretoro Daniela, Busetti Giovanni, Caglioni Piera, Caglioni Gianna e Carlo Fumagalli ovvero per quei volontari che, con la loro preziosa e costante collaborazione, hanno contribuito a creare quella che oggi è la Cooperativa, viva anche grazie al loro aiuto. Ed infine, il ringraziamento più sincero è rivolto a quegli utenti che sono cresciuti con la realtà che oggi si festeggia: Vimercati Gabriella, Giuliani Vinicio, Delucce Marilena, Dossi Giorgio e Zanazzi Lorenzo. Come a loro, ovviamente, a tutti gli altri ospiti sono dedicati questi primi trent’anni e tutti i futuri progetti di integrazione, sensibilizzazione, accoglienza e promozione umana.