Da Corsico a Scampia e ritorno

di Elena Borravicchio

Da Corsico a Scampia e ritorno: quando l’arte incontra le persone

Mercoledì 30 novembre, alle 21, nella sala La Pianta di Corsico (via Leopardi 7), si terrà l’evento “Da Corsico a Scampia e ritorno. La cultura come rinascita” a cura della Fondazione Sormani Prota-Giurleo.

Nasce da lontano l’amicizia tra l’artista Antonella Prota-Giurleo e fratel Enrico Muller, lasalliano  (Fratello delle scuole cristiane). Una lontananza anche geografica e sociale, eppure inversamente proporzionale alla profonda vicinanza di intenti e sensibilità.

Nel 2008 Corsico indisse un concorso sulla pace che l’associazione Occhi Aperti di Scampia vinse con il suo progetto di Scuola delle Seconde Opportunità.

“Mi recai a Scampia – racconta Antonella – per la prima volta proprio nel 2008. Conobbi Enrico, Martin e Raffaele (tutti Fratelli delle Scuole Cristiane, ndr) e nacque l’idea del simposio d’arte: gli artisti vengono ospitati e lasciano alcune opere alla comunità. I fratelli mi fecero capire che ad un’ospitalità fine a se stessa non erano interessati, a meno che gli artisti non fossero stati dell’idea di interagire con le persone del luogo”.

Detto fatto: dal 2009 fino a ottobre 2022, ogni anno, a Scampia si è tenuto il “simposio di arte contemporanea” (negli anni di pandemia si è svolto on line) poi divenuto “simposio di arte sociale”, con la partecipazione di Antonella Prota-Giurleo, per molti anni organizzatrice dell’evento, e artisti da ogni parte del mondo.

“Sono venuti artisti cinesi, senegalesi, inglesi, francesi, artiste tedesche. E tutti si sono impegnati a coinvolgere attivamente la popolazione. Ormai per me il simposio ha un valore sociale: non riesco più a pensare ad un simposio senza questo aspetto. Se poi mi invitano ad un’iniziativa d’arte in India o in Cina, dove non hanno il concetto di simposio sociale, vado, ci mancherebbe, ma per me il simposio autentico è come quello di Scampia”.

Antonella e fr.Enrico, gli artisti e i molti volontari hanno lavorato con le ragazze, i ragazzi e gli adulti di Napoli ma anche con le bimbe e i bimbi rom dei campi di Scampia e Giugliano.

“Hanno fatto cose egregie – sottolinea Antonella – All’inizio non è stato facile: i ragazzi non capivano lo spirito del simposio, avevano persino fatto dei danni a CasArcobaleno (la comunità di Fratelli di Scampia) ma ora è diverso: l’iniziativa ha preso piede. L’immagine, il colore creano curiosità, attenzione, sono un altro modo di esprimersi. Da ex insegnante di arte delle scuole medie mi arrabbio quando i professori mandano fuori i ragazzi dalle aule. È sbagliato pretendere che i ragazzi stiano fermi tante ore al loro posto: è difficile per me, che sono un’adulta! Per non parlare dei bambini rom, che non hanno proprio il concetto di stare seduti su una sedia.

I bambini rom hanno sete di scuola, quando arriviamo ci dicono “fogli, fogli (intendono i libri); penne, penne!”.

Ricordo quando Enrico e l’artista spagnola Alicia Iglesias hanno raccolto cartoni per tutto il quartiere da portare ai campi rom – dove ovviamente di banchi non ce ne sono–: i bambini si mettono lì e scrivono. I bambini del campo rom di Scampia vanno a scuola, quelli di Giugliano purtroppo no. Non hanno niente: non hanno luce, non hanno acqua. Ho appreso da poco la bella notizia che Merciana si è iscritta all’università di Legge di Benevento, la prima ragazza della comunità ad andare all’università. Una grandissima emozione”.

Un cavallo di battaglia dei laboratori di Antonella Prota-Giurleo è il disegno delle sagome coi gessi.

“Se i bambini non hanno coscienza del proprio corpo non impareranno bene a leggere e scrivere. Perché avvenga la lateralizzazione corretta è indispensabile avere coscienza dell’entità del sé corporeo: di solito io faccio fare il contorno da un compagno e poi ognuno colora la propria sagoma come vuole, con i colori che vuole, i vestiti che vuole. Ho proposto le sagome un po’ ovunque, insieme ad Enrico le abbiamo fattenell’università di Betlemme, in un campo profughi palestinese. Enrico è una persona speciale”.

Quella di Corsico sarà una serata di presentazioni delle esperienze vissute a Scampia, che negli ultimi dieci anni ha cambiato volto grazie alle numerosissime associazioni che agiscono sul territorio, tra le quali CasArcobaleno è stata uno dei primi riferimenti; oggi si può trovare arte nella fermata della metro, installazioni per le strade, le riproduzioni di Felice, bravissimo pittore locale di murales.

Nel corso della serata interverranno fr.Enrico Muller, la fotografa Enza Tamborra, Alicia Iglesiase Antonella Prota–Giurleo che racconteranno Scampia con immagini e parole.

L’iniziativa è aperta alla cittadinanza, con l’intento di rafforzare e allargare le relazioni e stimolare la riflessione per costruire nuovi percorsi  di crescita umana, sociale e culturale, sia a Corsico sia a Scampia.

 

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