Dalle “stalle” alle stelle

Mercoledi 2 ottobre 2019, come parte della mostra “Dal marmo al missile” organizzata dalla Fondazione Comunità Monza e Brianza per il 50° anniversario dell’allunaggio, si è tenuta presso la Villa Reale di Monza una conferenza dell’astronauta brianzolo Paolo Nespoli. Il discorso è partito da molto lontano, con i primi lanci di razzi da parte della Germania nazista verso l’Inghilterra durante la Seconda Guerra Mondiale. Ai nazisti non bastò per invertire le sorti di un conflitto ormai al termine, ma lasciarono alle due maggiori potenze vincitrici una preziosissima eredità. I primi risultati li ottennero i Sovietici, mandando in orbita il primo satellite artificiale della storia, lo Sputnik, seguito da lanci prima di animali e poi di uomini: sono rimasti celebri i nomi della cagnetta Laika e del cosmonauta Yuri Gagarin.

Il lancio dello Sputnik, comunque, fu per gli Americani un eccezionale impulso a colmare il ritardo; in tempi di Guerra Fredda, infatti, la supremazia nello spazio era considerata di vitale importanza. Ci furono vari tentativi da parte degli Americani, tramite la NASA, che non andarono a buon fine. Soltanto nell’estate del 1969 gli astronauti Neil Armstrong, Michael Collins e Buzz Aldrin, con l’Apollo 11, fecero il famoso primo passo sulla Luna, che, detto da Armstrong, fu “un piccolo passo per l’uomo ma un grande passo per l’umanità”. E’ stato emozionante “rivivere” passo passo la discesa sulla Luna della navicella, che fino agli ultimi secondi ha rischiato di precipitare sul suolo lunare per mancanza di carburante.
La semplicità dell’esposizione non ha limitato l’accuratezza tecnica ne il racconto di numerosi aneddoti, facendo sentire passeggeri dell’Apollo anche noi.

Ascolta l’intervista.

La redazione insieme all’astronauta Paolo Nespoli.

Monza, 5 novembre 2019

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