Intervista a cura di Fabrizio Annaro
Appuntamento con i candidati SIndaci di Monza. Ecco la terza intervista e le proposte di Danilo Sindoni del Movimento Cinquestelle.
D. Ambiente E’ noto che Monza è una delle città più inquinate del paese. Nell’ Enciclica Laudato Sii! di Papa Francesco si legge: Esistono forme di inquinamento che colpiscono quotidianamente le persone. L’esposizione agli inquinanti atmosferici produce un ampio spettro di effetti sulla salute, in particolare dei più poveri, e provocano milioni di morti premature. A questo si aggiunge l’inquinamento che colpisce tutti, causato dal trasporto, dai fumi dell’industria, dalle discariche di sostanze che contribuiscono all’acidificazione del suolo e dell’acqua, da fertilizzanti, insetticidi, fungicidi, diserbanti e pesticidi tossici in generale.” Se sarà eletto Sindaco quali azioni intende intraprendere per migliorare la qualità dell’ambiente cittadino? Non crede che occorrano scelte coraggiose ed anche impopolari?
R. Cominciamo con l’inquinamento dell’aria. Nella nostra città questo è dovuto principalmente agli impianti di riscaldamento obsoleti e al traffico. Per quanto riguarda il riscaldamento nel nostro programma sono previsti incentivi per la sostituzione degli impianti più vecchi e inquinanti e anche la promozione della creazione di gruppi di acquisto tra i cittadini per ottenere prezzi più bassi dai produttori di nuovi impianti. Per quanto riguarda l’inquinamento dovuto al traffico, sempre nel nostro programma, sono previsti vari interventi: la promozione del car pooling, il potenziamento e la manutenzione delle piste ciclabili, l’ampliamento del car sharing anche con veicoli elettrici, l’introduzione di una app per smartphone per trovare più facilmente parcheggio (si deve infatti tener presente che una buona parte del traffico nelle zone centrali delle città è causato dagli automobilisti che continuano a girare per trovare un parcheggio).
Inoltre sarà fatto in modo che vengano effettuati maggiori controlli e con maggiore frequenza sulla qualità dell’aria e anche dell’acqua.
D. Il Lavoro. Monza ha cambiato volto: da città produttiva e industriale a polo scolastico e sanitario. Inoltre la città è sempre più anziana. La tecnologia migliora la vita, ma crea disoccupazione. Servirebbero investimenti pubblici e privati per sostenere l’intraprendenza di molti giovani che stanno scommettendo sul proprio futuro. La risposta è sempre quella: mancano i fondi, non ci sono risorse. Non crede sia un alibi? Come intende recuperare fondi e risorse per rilanciare l’economia monzese e l’occupazione giovanile?
R. Vogliamo che Monza diventi una città pilota per quanto riguarda il fare impresa. Verranno istituite zone Tax Free comunali nelle quali le nuove attività non pagheranno nessuna tassa comunale. Sarà aperto uno sportello mediante il quale il Comune si farà carico, anche tramite convenzioni, di tutto l’espletamento burocratico per l’apertura di nuove attività: che l’imprenditore pensi alla sua impresa e non anneghi nelle scartoffie. Verrà fatta una approfondita analisi dell’ultimo bilancio comunale disponibile per avviare una completa ottimizzazione delle spese che permetterà di riservare fondi agli investimenti produttivi. Il lavoro si crea con l’apertura di nuove attività o con l’ampliamento di quelle esistenti. Noi opereremo con tutti gli strumenti disponibili affinché si crei a Monza il clima ideale perché ciò avvenga.
D. La vita sociale e le aree dismesse. Monza ha vissuto la crisi quasi in silenzio. Il ceto medio si è assottigliato. Le disuguaglianze sono cresciute. Ma anche la solidarietà si è moltiplicata. Le associazioni, le cooperative il volontariato hanno fatto molto. Molti vorrebbero che le aree dismesse diventassero infrastrutture per occasioni di socializzazione, di cultura, spirituale, di lavoro. Ma, si dice, c’è la burocrazia … mancano i fondi … Cosa fare, insomma?
R. Le aree dismesse dove si può operare liberamente sono solo quelle di proprietà comunale. Per queste saranno presentate alla città progetti diversi con costi diversi e saranno direttamente i cittadini a scegliere quello che preferiscono. Non dimentichiamoci che il Movimento 5 Stelle intende attivare a Monza in tempi rapidi il referendum propositivo e abrogativo senza quorum. Noi non diciamo “Le nostre idee sono migliori delle loro” ma diciamo “Noi facciamo scegliere ai cittadini”. Questa è il vero cambiamento.
D. Burocrazia e Democrazia. A proposito di burocrazia (il potere dell’Ufficio) di Democrazia (il potere del popolo) come è possibile che spesso la democrazia soccomba in una giungla di circolari, leggi, leggine e sentenze spesso in contraddizione l’una con le altre. Per uscire da questo tunnel serve coraggio? Competenza? Lotta all’assurdo? Cosa propone al riguardo?
R. Nel nostro programma è presente la sburocratizzazione totale della macchina comunale. Il Comune deve trasformarsi da fabbrica di complicazioni e di carta a facilitatore a disposizione di tutti i cittadini. Avvieremo anche una razionalizzazione e un potenziamento del sito web del Comune mediante il quale sarà possibile ottenere on line una serie di documenti che oggi è possibile avere unicamente recandosi di persona in Comune.