Davide contro Golia: la sfida all’inquinamento

di Fabrizio Annaro

‹‹Grazie alla riduzione delle emissioni, in Europa la qualità dell’aria è migliorata, ma non in misura sufficiente a evitare danni inaccettabili alla salute umana e all’ambiente. Dobbiamo affrontare le cause profonde dell’inquinamento atmosferico con una trasformazione fondamentale e innovativa dei nostri sistemi energetico, alimentare e di mobilità».   A dichiararlo è  Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’AEA, l’agenzia Europea per l’ambiente. In verità se leggiamo attentamente l’ultimo rapporto dell’ Agenzia Europea sull’ambiente, pubblicato alla fine di novembre 2016, (mentre i media riempivano le loro pagine sul nuovo Presidente Tump e sull’imminente voto referendario), c’è poco da stare tranquilli.

L’aria, la qualità della vita, sono temi scomodi che mettono in seria discussione lo stile di vita occidentale da molti criticato, ma difficile da cambiare.

L’inquinamento atmosferico incide sulla salute dei cittadini europei, in particolare nelle aree urbane. Questo è il risultato di un nuovo rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA). Malgrado un lento miglioramento della qualità dell’aria l’inquinamento atmosferico rimane, in Europa, il principale pericolo di origine ambientale per la salute, provocando malattie che incidono negativamente sulla qualità della vita e causando, secondo le stime, 467 000 decessi prematuri ogni anno. In Italia, nel 2013, i morti accertati sono  66.300. In questa terribile classifica siamo secondi dietro  alla Germania.

Voi mi chiederete: come mai un giornale come Il Dialogo di Monza noto per cercare e diffondere buone notizie riprende una notizia così allarmante?

La verità è che non possiamo far finta di niente. L’inquinamento è un effetto collaterale ed indesiderato dello sviluppo capitalistico. La nostra ricchezza si basa sullo sfruttamento delle risorse naturali e facciamo fatica a rinunciare ai privilegi offerti dal nostro sistema.

Il fatto che si possa morire per le polveri sottili è una verità scomoda e drammatica da non dimenticare e se il nostro giornale la riprende è solo per contribuire  al pressing verso la Politica e verso le potenti lobbies che considerano la sostenibilità uno slogan buono per le campagne di marketing.

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A difesa della Natura si è schierato anche Papa Francesco. Per la prima volta un pontefice ha invitato il mondo ad una seria riflessione affinché si possa giungere   ad una armoniosa relazione fra uomo e Natura. Nella   enciclica “Laudato Si!” Papa Francesco non lancia anatemi, ma invita l’uomo a capire le ragioni del suo esistere  ‹‹perché non è la tecnologia e neppure la finanza a risolvere i problemi. Anzi il più delle volte la tecnologia risolve un problema ma nel contempo ne crea molti altri››.

Sono decenni che la maggioranza degli studiosi e degli scienziati lancia appelli ed invita la Politica e l’Economia ad occuparsi sistematicamente dell’ambiente. I fenomeni inquinanti, purtroppo, sono fenomeni esponenziali che rischiano di mettere in ginocchio il pianeta e la nostra esistenza. Nuove emissioni di polveri sottili provocano effetti più che proporzionali sull’ambiente e sulla diffusione dell’inquinamento.

Invero, e qui troviamo la buona notizia, si stanno diffondendo buone pratiche e forme educative a tutela dell’ambiente che aiutano a contrastare l’aumento delle emissioni e delle polveri sottili.

E’ ancora troppo poco? Può darsi, ma necessario se Davide deve vincere Golia, il mostro dell’inquinamento. Anche noi nel nostro piccolo possiamo incidere.

Come? Ad esempio facendo pressione sul partito politico per cui simpatizziamo. Chiedendo ai nostri rappresentanti (via sms, mail, social,) cosa intendano fare per migliorare l’ambiente delle nostre città. Prendiamo Monza. La nostra  è fra le città più inquinate d’Italia. Questo  forse anche a causa dell’insufficienza del trasporto pubblico.

arengario07wNoi cittadini possiamo chiedere ai presenti e ai futuri amministratori cosa intendano fare per ridurre le polveri sottili e migliorare l’aria. Anzi lo chiediamo da subito da queste pagine e speriamo che i lettori facciamo altrettanto.

Credo che i paesi del nord Europa abbiano recepito con maggiore intensità l’istanza ambientalista. Ma anche il nostro paese si è contraddistinto per iniziative green e a difesa dell’ambiente. Se si legge con attenzione una qualsiasi bolletta Enel, allora si scopre, con un certo stupore, che la produzione di energia da fonti rinnovabili è al primo posto mentre l’utilizzo del carbone si è ridotto a piccole percentuali.

Mi sembra, invece, che le politiche locali messe in atto nel territorio della Brianza siano ancora lontane da una strategia efficace a difesa dell’ambiente: insufficienza del trasporto pubblico e dei veicoli elettrici, pochi ed insufficienti i progetti di introduzione dell’energia solare di fonti rinnovabili negli edifici pubblici. Anche la classe imprenditoriale non ha saputo esprimere una nuova leva di imprenditori illuminati ed ambientalisti. Pensiamo alle potenzialità economiche e di sviluppo dell’occupazione nell’ambito del trasporto pubblico e della mobilità ambito in cui la Brianza è davvero molto indietro.

mobilitaStupisce come nei nostri partiti e nei movimenti politici di casa nostra, il tema dell’ambiente sia in secondo piano. Stupisce ancor di più che questo accada nel seno della sinistra che proprio sul tema dell’ambiente potrebbe rilanciarsi e coordinare una nuova cultura orientata alla sostenibilità sociale ed ambientale.

La “Laudato Si” rappresenta un  testo di grande ispirazione politica che potrebbe aiutare fortemente un  rinnovamento e un rilancio del dialogo fra governati e governanti. Uno stimolo soprattutto, come detto,  nell’area del centro e della sinistra che molto spesso hanno dichiarato di essere in sintonia con la visione francescana di Papa Bergoglio.

La posta in gioco, dunque,  è davvero alta: la salute dei cittadini, la qualità della vita, il futuro dei nostri figli e come afferma Papa Francesco difendere l’ambiente significa lottare anche contro la povertà e difendere i più deboli.

Dobbiamo vincere anzitutto la nostra indifferenza e la nostra rassegnazione!

Un’altra cosa che possiamo fare è migliorare il nostro stile di vita  e rendere abitudinarie pratiche di rispetto dell’ambiente e di noi stessi. Ad esempio: spegnere il motore delle auto in caso di sosta, utilizzare più spesso la bicicletta o le nostre gambe. Consumare meno energia e scegliere sistemi meno inquinanti.

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Si è vero, ci sentiamo Davide contro Golia, contro  un esercito potente ed invisibile in grado di suggestionare anche noi stessi sino a  scoraggiare le nostre migliori intenzioni, ma se non iniziamo la battaglia saremo senz’altro sconfitti.

L’augurio per il 2017 è che possiamo respirare un’aria migliore e contribuire a migliorare la vita della nostra città.

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