“Cos’è il carcere? La forma architettonica del male. Il carcere è un muro, e il muro è il più spaventoso strumento di violenza esistente. Non si è mai evoluto, perché è nato già perfetto. Tutti i giorni, all’ora d’aria, puoi arrivare a toccarlo col naso per guardarlo così da vicino da non vederlo più. E il muro non è fatto per agire sul tuo corpo; se non lo tocchi tu, lui non ti tocca. Non è una cosa che fa male, è un’idea che fa male”.
Ecco lo stralcio più toccante di “Dentro”, racconto di Sandro Bonvissuto edito da Einaudi e trasformato in spettacolo teatrale da un gruppo di magistrati; portato in scena lo scorso venerdì 8 maggio sul palcoscenico del Teatro di Milano, all’interno del Festival Mi6 Teatro, patrocinato e finanziato dal Consiglio di zona 6. La riduzione teatrale è ad opera del presidente della IV sezione penale del Tribunale di Milano Oscar Magi, che dell’allestimento è anche regista ed interprete.
Sul palco insieme a lui il giudice Ilio Pacini Mannucci, il presidente della sezione civile del Tribunale di Pavia, Lucio Nardi, i magistrati del Tribunale di Milano Luciana Greco e Monica Cavassa, il sostituto procuratore del Tribunale di Biella Maria Bambino, l’avvocato Barbara Medagliani e la giornalista Marica Orlandi.
Lo spettacolo ha una forte valenza sociale per il tema trattato e l’attualità dello stesso: il carcere. Il teatro è forse il mezzo di comunicazione più semplice per raccontarlo, per rendere la comunità edotta delle difficoltà che ruotano attorno a chi si imbatte in questo muro, che sia il colpevole, l’indagato, la moglie del carcerato, il figlio…
Forse è proprio per questo che la sala era gremita di cittadini del quartiere, accanto ad una consistente rappresentanza del mondo giuridico e del mondo carcere. Persone comuni incuriosite da un teatro carcere che racconta momenti difficili di chi sta dietro quel muro. Cittadini che si interrogano sulla funzionalità della pena. Persone comuni che hanno espresso, a fine serata, il loro interesse accogliendo con calorosi applausi gli attori- magistrati che si sono dimostrati ancora una volta all’altezza di una rappresentazione in prosa. Oscar Magi torna, infatti, insieme ai colleghi con cui ha già realizzato e portato in scena “Paolo Borsellino Essendo Stato” .
La manifestazione è stata organizzata da un ente non profit milanese, la Cooperativa Muse Solidali, che da diversi anni organizza spettacoli ed eventi realizzati con modalità sostenibili. Diretta dall’autore teatrale Marco Daverio, responsabile del Teatro di Milano, l’impresa sociale ha di recente ottenuto tra le prime in Italia il riconoscimento del nuovo standard internazionale per l’organizzazione degli eventi sostenibili ISO 20121. L’evento è inserito, inoltre, nel palinsesto EXPO in città ed è stato particolarmente innovativo per aver rispettato, appunto, le direttive sostenibili contenute nelle linee guida dell’esposizione universale.
Il carcere dentro al teatro, insieme per la sostenibilità.
Jenny Rizzo