Dialoghi di Pace 2016, vinci l’indifferenza e conquista la pace

dialoghi-di-pace_01I Dialoghi di Pace sono, molto semplicemente, una lettura con musica del Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace il cui testo è suddiviso in brevi e veloci battute affidate a tre voci che si rincorrono e si intrecciano come in un vero e proprio dialogo. Per creare un contesto favorevole all’interiorizzazione dei suoi contenuti da parte di chi li ascolta, lo introducono e lo intercalano brani musicali di ogni genere (classica, jazz, blues, popolare, contemporanea…) ed affidati alle più diverse formazioni vocali e strumentali (dai solisti, ai trii fino a cori e piccole orchestre). Prendendo forma artistica il Messaggio viene così reso più gradevole ed accessibile. In questo modo, da documento del magistero che pochi leggono interamente – quando va bene accontentandosi delle sue sintesi giornalistiche, non sempre in buona fede -, diventa occasione di preghiera per chi è cristiano cattolico e momento di meditazione sui temi della pace per chi ha spiritualità diverse, anche non necessariamente di ordine religioso.

Caratteristiche, quelle descritte, che, corrispondendo alla volontà di Paolo VI che nel 1968 istituì la Giornata Mondiale della Pace, ne fanno una proposta sulla quale possono convergere credenti – di ogni religione – e non credenti (maggiori info su www.rudyz.net/dialoghi).

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Tradizionalmente co-promossi dalle comunità religiose e civili di quattro comuni del nord Milano, sotto il profilo ecclesiastico, per esplicita volontà del Vicario episcopale che ne è responsabile, da due anni i Dialoghi di Pace sono un’iniziativa “di e per l’intera Zona Pastorale VII” della diocesi ambrosiana. Inoltre, con le consolidate edizioni parallele di Seregno, Giussano e Novate Milanese ormai coprono anche buona parte delle sue Zone Pastorali V e VI interessando praticamente tutto il nord est milanese inclusa la “profonda” Brianza.

L’iniziativa è co-promossa anche dall’Ufficio diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro e da diverse organizzazioni ed associazioni appartenenti alla comunità religiosa ed a quella civile (di rilevanza locale e nazionale).

Il respiro non esclusivamente religioso dei Dialoghi di Pace è assicurato anche dalla sempre folta presenza istituzionale dei Comuni coinvolti, rappresentati dai rispettivi Sindaci (o loro delegati) con indosso la fascia tricolore. Dal 2015 vi partecipano in forma ufficiale anche delegazioni interreligiose.

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Significativamente avviato nella parrocchia Regina Pacis di Cusano Milanino (MI) – dichiarata “Tempio votivo diocesano per la pace ridonata all’Italia dopo la Prima Guerra Mondiale” dall’arcivescovo del tempo, il card Ferrari – per la sua edizione principale questo momento di elevazione spirituale è da alcuni anni ospitato nella chiesa di San Pio X in Cinisello Balsamo (MI), geograficamente baricentrica rispetto al territorio interessato.

La prossima edizione è già programmata per martedì 26 gennaio 2016 alle 20.45 e vedrà la partecipazione, fra i lettori, dell’attrice (ed assessore alla cultura del Comune di Bresso) Antonella Ferrari e, per la musica, di Alessio Bidoli, giovane e già affermato violinista.

L’edizione di Seregno si terrà, invece, lunedì 18 gennaio nella chiesa di Sant’Ambrogio (sempre alle 20.45) e le daranno vita gli attori del Teatro delle Chimere di Pavia ed il Coro di Russia Cristiana.

Da notare è il fatto che, così come tutti i collaboratori, anche gli artisti, spesso, come in questo caso, professionisti di alto livello, mettono gratuitamente le proprie capacità al servizio dell’iniziativa: è questo, infatti, il presupposto sul quale i Dialoghi di Pace si fondano.

In effetti è imbarazzante chiedere, anche a sconosciuti, di mettersi a disposizione gratis per i Dialoghi di Pace. Ma in questo compito che gli organizzatori si sono assunti risiede proprio uno dei cardini del progetto: visto che è il modo per coinvolgervi… la Provvidenza!

Infatti, in un certo qual modo, si tratta anzi di un’opportunità per sperimentare in forma leggera, sull’esempio di san Francesco e facendolo per scelta e non per necessità vitali, cosa vuol dire essere mendicanti: nello specifico mendicanti di aiuto per la causa della Pace!

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Però il risultato è che fra artisti, collaboratori e pubblico si crea un’atmosfera impossibile da spiegare a chi non la vive e rende l’esperienza unica ed impagabile.

Il fatto che il progetto sia espressamente studiato leggero e modulare, quindi senza particolari necessità logistiche ed economiche, lo rende facilissimo da riproporre autonomamente da parte di chiunque lo desideri e vorrà avvalersi del materiale e delle dettagliate indicazioni a questo scopo pubblicate sul sito sopra citato. Tutto utilizzabile liberamente anche riadattandolo a piacimento alle rispettive esigenze e disponibilità.

Per ogni necessità di chiarimento e supporto, chi ha ideato l’iniziativa ben volentieri risponderà alle richieste inoltrate all’indirizzo [email protected] e coltiva un sogno: offrire i Dialoghi di Pace a chi in chiesa non entra portandoli per le strade attorno al Duomo, nel centro di Milano… Dove si dice: “Se la va, la g’ha i gamb!”.

Giovanni Guzzi

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