Dialogo del Cuore: Mel Gibson

Chi ha avuto fortuna nella vita si ricorda di coloro (e sono tanti) che stanno peggio? I cosiddetti big sono anche in beneficenza? Le stelle brillano in solidarietà? Le risposte in questo viaggio alla scoperta del senso della prossimità dei personaggi famosi guidato dal giornalista-scrittore Claudio Pollastri

Mel Gibson ha festeggiato i vent’anni dall’uscita di The Passio of the Christ in Italia “…tutti dicevano che era troppo violento… ma mai come un peccato anche veniale!…”. Poi specchiando l’azzurro del suo sguardo in quello del cielo di Matera dove è stato girato il film ha aggiunto “…volevano evitare a San Giovanni Paolo II già molto malato di vederlo ma lui pretese di visionarlo… alla fine Sua Santità mi aveva confidato di avere rivissuto con Cristo il dolore del Calvario…”.

Profondamente cattolico convinto che l’altruismo sia l’unica arma letale contro l’indifferenza ha donato 9,6 milioni di dollari alla Chiesa della Sacra famiglia di Malibù, dove vive “…mi fa star bene dentro, in pace con me stesso”.
Forse troppo coinvolto anche al di fuori dal set dall’atmosfera del film sulla passione di Cristo Gibson aveva preso posizioni critiche nei confronti del popolo ebraico salvo pentirsene subito facendo 3 milioni di donazioni segrete a fondazioni ebraiche “…ho capito di avere sbagliato e ho rimediato… ancora adesso mi pento di quelle parole gettate al vento…”.

Sensibile al dramma dei popoli sterminati dal colonialismo ha voluto denunciare il dramma dei maya con il film Apocalypto girato nella selva di Veracruz in lingua yucateco come aveva fatto con latino, aramaico ed ebraico per The Passion “…per essere più autentici anche nei dialoghi…”. Colpito dalla povertà di chi tutt’ora abita quelle zone ha donato, tramite una fondazione che collabora con l’agenzia messicana in appoggio alle famiglie, 1 milione di dollari per costruire delle abitazioni per i poveri “…dobbiamo farci perdonare quello che abbiamo fatto ai discendenti di queste civiltà…”.

Aveva devoluto la stessa cifra quando il Messico era stato colpito dall’uragano Stan causando la morte di 1500 persone “…con che coscienza avrei continuato a pregare!?!…”.

Nel cuore generoso di Mel un posto speciale è occupato dai più piccoli e indifesi. Può servire anche un torneo a poker per beneficenza a far vincere finalmente la partita della vita a 2600 bambini assistiti da Mending Kids “…ho nove figli e capisco quanto vale il sorriso di un bambino…”.

Sempre pronto a combattere le ingiustizie ha voluto trasformare le sue gesta cinematografiche in aiuti concreti donando una copia autografata della spada di Bravehearth all’associazione SOS Mujer Extraordinaria “…aiuterà a vincere contro la povertà…”

La spada è una copia ma la generosità è autentica. Impavida. Come il cuore del suo interprete.

 

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