Chi ha avuto fortuna nella vita si ricorda di coloro (e sono tanti) che stanno peggio? I cosiddetti big sono grandi anche in beneficenza? Le stelle brillano in solidarietà? Le risposte in questo viaggio alla scoperta del senso della prossimità dei personaggi famosi guidato dal giornalista-scrittore Claudio Pollastri
“Aiutare chi ha bisogno è stato l’insegnamento di mio padre… anche adesso casa mia è sempre aperta”, mi ha spiegato Pierfrancesco Favino, soprannominato Picchio in famiglia, all’80^ edizione della Mostra del Cinema di Venezia dove era presente con due film Comandante e Adagio. Un seme d’altruismo che è maturato negli anni generando il frutto dell’accoglienza e della disponibilità “non mi piace chiamarla beneficenza perché ha un suono a volte riduttivo a un niente dall’elemosina…”.
Diretto, sincero al limite della provocazione (“dire in faccia la verità a volte si risulta antipatici… se questo è il prezzo, va bene, sono antipatico…”) Favino partecipa con slancio a iniziative altruistiche senza badare alle etichette. Come la Special night for Syria organizzata dall’Unhcr all’Auditorium Conciliazione di Roma per aiutare le famiglie siriane più vulnerabili “quei bambini devono affrontare il freddo dei mesi invernali”.
Sensibile ai problemi della Siria ha collaborato a due progetti della Onlus Insieme si può fare di Lorenzo Locati: il primo dedicato alla Scuola primaria e all’Istituto professionale femminile di Idlib (Siria) il secondo agli sfollati del campo di Atma, al confine con la Turchia “mi sembra ancora troppo poco”.
Se l’abito non fa il monco una giacca, specie se da smoking metal firmata Dsquared2, può fare il presentatore dal cuore d’oro. Non ci ha pensato due volte a donare il suo capo unico indossato al Festival di Sanremo 2018 all’associazione per la prevenzione e la diagnosi precoce IEO-Monzino “mi ha portato fortuna sul palco spero la porti anche ai pazienti”.
Prevenzione che riguarda anche il patrimonio culturale e artistico italiano sostenuta dal FAI col quale l’attore ha collaborato con una maratona speciale “soffro quando vedo l’arte trascurata però non voglio limitarmi a criticare ma voglio fare”.
La cultura è fondamentale per l’emancipazione di un popolo così ha presentato l’evento organizzato dalla Pietro Tarricone Onlus per la scolarizzazione dei bambini del Mustang, Nepal “credo che l’istruzione sia l’unico mezzo di unificazione tra la gente”.
Con il pensiero sempre rivolto al bene dei bambini meno fortunati ha partecipato all’iniziativa Time well shared dove assieme ad altri protagonisti internazionali come l’attrice indiana Sonam Kapoor la conduttrice televisiva anglo-libanese Raya Abirached, l’attrice tunisina Hend Sabri, ha letto brani tratti da Il piccolo principe “donazioni utilizzate per sostenere i programmi di beneficenza di Save the Children”.
Per salvare i bambini di Haiti dopo il disastroso terremoto aveva spinto Favino a partecipare a un evento umanitario organizzato a Roma “un piccolo mattone per ricominciare a costruire”.
Queste donazioni hanno un nome evitando le etichette? “Tu chiamale se vuoi emozioni”.