di Francesca Radaelli
Fondò l’ecologia e l’ingegneria ambientale come discipline scientifiche. E per farlo dovette combattere con chimici e scienziati che per molto tempo continuarono a considerare i problemi ambientali come una questione di “economia domestica”.
La donna di cui parliamo oggi si chiamava Ellen Swallow Richards e visse in Massachusetts nella seconda metà dell’Ottocento, un’epoca in cui la rivoluzione industriale era in pieno e rapidissimo sviluppo e cominciava a manifestarsi il forte impatto ambientale delle fabbriche e dei processi industriali.
Nata a Dunstable nel 1842, nel 1871 venne ammessa a studiare al Massachusetts Institute of Technology (MIT), anche se solo “in via sperimentale”, in quanto donna. Due anni dopo si laureò – prima donna – in chimica all’età di 31 anni. Tuttavia le donne non erano ammesse nei laboratori del MIT e la carriera accademica di Ellen cominciò in salita fin dal principio. Non poté mai ottenere una cattedra, a differenza dei colleghi uomini, ma riuscì a costituire un inedito “Laboratorio di Scienze per donne”, dedicato alle donne appassionate di scienza che non potevano frequentare i corsi universitari.
Le ricerche nel campo della chimica sanitaria
La sua attività di ricercatrice si sviluppa nel campo della “chimica sanitaria”. Su incarico del Ministero della Sanità del Massachisetts, nel giro di un paio di anni riuscì ad analizzare oltre 100mila campioni di acqua delle fognature. Per farlo utilizzò per la prima volta una serie di tecniche da lei stessa ideate, organizzando il primo laboratorio di purificazione delle acque. Grazie ai suoi studi venne messa a punto la “mappa del cloro normale di Richards”, in grado di tracciare le concentrazioni di cloruro nelle acque dello stato del Massachusetts.
I suoi studi furono documentati in diversi articoli scientifici e pubblicazioni sulla salubrità di acqua e aria. Ma si occupò anche di alimentazione, analizzando per esempio la presenza di arsenico in alcuni alimenti, oltre che nelle acque. Coniò il termine “eutecnica”, intesa come “scienza del vivere meglio”, e sviluppò il concetto di “ecologia” ed “ecologia umana”. Di fatto, mise a fuoco per prima il potenziale distruttivo e pericoloso di alcune attività umane in relazione all’ambiente e alla salute.
Economia domestica e istruzione scientifica
Ellen Swallow Richards decise di ristrutturare la sua stessa abitazione dotandola di metodi di riscaldamento e ventilazione non inquinanti. Come fonte energetica sostituì il carbone con il gas e realizzò un impianto per evitare la contaminazione delle acque. Fu così che la sua casa assunse il nome di “centro del benessere”.
Era convinta che tutte le donne, in quanto responsabili dell’alimentazione e della vita domestica, dovessero essere istruite nelle scienze. Questa è l’idea alla base dei libri che scrisse per divulgare una serie di conoscenze scientifiche per uso domestico, come “The Chemistry of Cooking and Cleaning”.
Insomma, fu una vera e propria pioniera, non solo della carriera accademica femminile in ambito scientifico, ma anche della sensibilizzazione sugli effetti nefasti dell’inquinamento prodotto dalle attività umane.