Emergenza economica o emergenza alimentare?

IMG_0320_webFra le numerose iniziative che hanno chiuso il mese di ottobre desideriamo segnalare la presentazione del dodicesimo rapporto sulle povertà nella diocesi milanese, rapporto redatto a cura della Caritas Ambrosiana. Fra le molteplici rilevazioni del rapporto, ricordiamo alcune tendenze: crescono le persone e le famiglie che chiedono un sostegno per la spesa alimentare; molti stranieri, da parecchi anni in Italia, hanno deciso, indotti  dalla crisi, a progettare il rientro nel paese d’origine; sono in maggioranza le donne, in particolare le donne straniere, a rivolgersi ai centri di ascolto caritas; aumentano gli italiani in difficoltà; sono quasi raddoppiati  i sussidi in favore delle famiglie. Si prospetta un’emergenza alimentare, figlia sempre più dell’emergenza  economica,  “che stride – come ha osservato don Roberto Davanzo direttore di Caritas Ambrosiana – con i preparativi di Expo 2015 che ha come tema  l’alimentazione. Un terzo dei cittadini più poveri rinuncia almeno una volta al mese a fare la spesa al supermercato per pagare la luce”.

Le proposte di Caritas

Di fronte all’emergenza alimentare, Caritas ha ripreso due iniziative. Una da Roma la Cittadella della Carità, un supermercato a cui accedono persone e famiglie munite di tessera e che sono accompagnate in un itinerario che non è solo di assistenza, ma che ha l’obiettivo di IMG_0313_webrestituire dignità. L’altra esperienza è più vicina a noi ed è quella realizzata dal Comune  di Sesto San Giovanni insieme ai volontari di Caritas e della san  Vincenzo de Paoli.  Si tratta di Last  Minute Market. In sostanza grazie a un vecchio pulmino i volontari fanno il giro dei super market di Sesto e ritirano cibo fresco che altrimenti sarebbe destinato al macero. Dal 2010 sono distribuiti oltre 40 mila chili di frutta verdura e pane! Dall’anno scorso anche la Sodexo, società che gestisce la mensa dei dipendenti comunali partecipa al progetto e consente a molte persone di servirsi gratuitamente alla mensa mettendo in relazione le diverse persone che frequentano il self-service.

Lo stigma del povero

La cosa davvero interessante – hanno commentato i volontari di Last Minute Market – è che tante persone che sono state aiutate, si sono rese conto che dovevano partecipare anch’esse  alla riuscita del progetto, per cui hanno deciso di lavorare insieme ai volontari.  Molte persone,  quindi, sono passate  dall’esser  assistite a svolgere l’attività di volontario.

Il giornale continuerà a parlare di questa esperienza e a informare sui dati relativi a Monza e Brianza  che saranno diffusi presto da Caritas Ambrosiana.

Leggi il comunicato_stampa_emergenza_alimentare

Fabrizio Annaro

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