Energie rinnovabili, in Italia un record sorprendente

rinnovabilidi Francesca Radaelli

L’87% della domanda nazionale di energia elettrica coperta da fonti rinnovabili. Sembra incredibile, eppure è successo, nel nostro Paese, nella giornata di domenica 21 maggio. Lo ha rivelato Luigi Ferraris, amministratore delegato di Terna, in occasione della presentazione dei dati finanziari della società, che gestisce in Italia le reti per la trasmissione dell’energia elettrica. La società ha annunciato l’intenzione di favorire  una  transizione energetica verso modalità di produzione più efficienti ed eco-compatibili.

Il dato record è stato registrato di domenica, e per un solo giorno, mentre la media in una giornata feriale è del 35%, ma si tratta pur sempre di una bella notizia, che fa ben sperare. E sembra confermare che anche nel nostro Paese la transizione verso un nuovo modello energetico è possibile. Il settore energetico può fare a meno del carbone, dunque. E la decarbonizzazione è già iniziata.

Dal 2012 a oggi sono stati smantellati 15 GW di potenza installata su impianti tradizionali, mentre nei primi mesi del 2017 sono stati spenti 0,9 GW. Secondo i dati di Terna continua a crescere la domanda di energia elettrica in Italia: nel giugno 2017 il rialzo è stato del 7,6% fino a quota 27,2 miliardi di kWh, anche a causa dell’aumento delle temperature medie, più alte rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ma a questa domanda è possibile dare una risposta più etica ed ecologica, che non guardi solo all’immediato presente, ma anche a un futuro non troppo lontano.

Ed è senz’altro di buon auspicio il fatto che, tra le fonti impiegate per coprire questo fabbisogno, Terna abbia rilevato una crescita del 26% di quelle di produzione termica, e un rialzo anche di quella fotovoltaica, con un +8,7%. Cala invece l’incidenza di altre fonti rinnovabili, come l’eolico (-18,7%), l’idroelettrico (-19,8%) e il geotermico (-1,7%).

 

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