di Francesca Radaelli
Un universo pirotecnico di idee e di entusiasmo, un vortice di piccole iniziative rivoluzionarie, una ventata di ottimismo e di fiducia. Perché ‘il futuro è di chi lo fa’. E di chi ci crede veramente.
È questo lo spirito che ha animato la dodicesima edizione di ‘Fa’ la cosa giusta!’, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, che ha colorato i padiglioni di Fieramilanocity durante il week end appena concluso, organizzata come ogni anno da Terre di mezzo Eventi. Su 29mila metri quadrati di superficie espositiva ben 700 espositori provenienti da tutta Italia (e non solo) hanno messo in vetrina proposte e azioni concrete per migliorare la qualità della nostra vita, ridurre l’impatto ambientale dei consumi e promuovere l’educazione a scelte consapevoli e solidali.
Tantissimi i volti sorridenti e le proposte sorprendenti che hanno accolto i numerosi visitatori (di tutte le età) confluiti nei tre giorni dal 13 al 15 marzo nella storica fiera di Lotto Amendola, sfidando lo sciopero dei treni, magari a bordo di un’ecologica bicicletta. Si spazia dalla mobilità sostenibile (appunto) al commercio equo e solidale, dall’area vegan al turismo consapevole, dallo spazio dedicato ai più piccoli, con tanti laboratori ludici, fino all’’Expo in miniatura’ dei piccoli produttori e delle cooperative agricole che probabilmente all’attesa manifestazione che si appresta ad aprire i battenti il 1° maggio di spazio non ne avranno proprio tanto. Sotto i riflettori il mondo del biologico, oggetto di un’attenzione crescente da parte dei consumatori tanto nel comparto alimentare quanto nella cosmesi, ma anche alle realtà emergenti del ‘critical fashion’, la moda artigianale, etica e sostenibile, ma non per questo poco curata sotto il profilo estetico, con creazioni in grado di competere con quelle di stilisti blasonati. E poi nuovi fermenti nel settore dell’economia carceraria e nelle soluzioni abitative a basso impatto ambientale e un ricco e stimolante programma di incontri, spettacoli e laboratori.
Sostenibilità non significa vita noiosa e ripetitiva. Al contrario, solidarietà ed etica chiamano fantasia e creatività. E gli orizzonti si ampliano sempre più. Hanno debuttato quest’anno ben otto inediti spazi speciali, tra cui spicca Green Maker, dedicato ai prototipi di innovazione sostenibile realizzati da giovani ingegneri e creativi, dalla stampa 3D ai progetti di recupero dei materiali, ma anche ‘Scuole in fiera’, l’area riservata ai migliori progetti di valorizzazione del territorio realizzati dai singoli istituti scolastici, nonché ‘La via dei teatri’, a cura della compagnia Alma Rosé. E poi ‘Territori resistenti’, ‘Volevamo la pace’ (nell’anniversario della Grande Guerra), ‘Pulci pettinate’, ‘Street Food’.
Sono stati davvero innumerevoli gli spunti offerti ai numerosi visitatori della kermesse. Che si è svolta, essa stessa, all’insegna della sostenibilità, grazie alla presenza di Isole del Riciclo predisposte negli spazi della fiera, ai sacchetti di carta forniti ‘in dotazione ai visitatori’, all’acqua del rubinetto distribuita da Gruppo Cap e ai bicchieri offerti, a fronte di una donazione, dalla Fondazione Pime.
Insomma, sostenibilità non solo nelle parole ma anche, e soprattutto, nei fatti. Come è ‘giusto’ che sia.
Francesca Radaelli
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