Fatto gravissimo in Sicilia: aggredito un giornalista.

sicilia-18_640Riceviamo dalla redazione del giornale online La spia la seguente  lettera indirizzata a tutti i giornalisti. Una denuncia di un fatto gravissimo: l’aggressione a un giornalista,  accaduta proprio in questi giorni che celebriamo la giornata universale dedicata alla libertà di stampa. ecco l’appello.
 
Egregi Colleghi,
A proposito della Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa, spero possiate aiutarci a denunciare ciò che mercoledì pomeriggio della settimana scorsa, è accaduto in Sicilia. Si tratta di un fatto gravissimo: l’aggressione fisica da due uomini incappucciati al nostro direttore e collega, Paolo Borrometi.
Paolo (direttore de il sito www.laspia.it e collaboratore Agenzia Stampa AGI) stava svolgendo il suo lavoro di denuncia, parlando di omertà e mafia, in un territorio così difficile come quello siciliano e, nello specifico, di Vittoria (Ragusa). Da tempo cercava di denunciare e veniva intimidito, prima scritte sulla macchina, poi telefonate anonime, fino ad arrivare a mercoledì. Mercoledì pomeriggio della scorsa settimana, è stato barbaramente pestato da due uomini incappucciati, nella villetta di casa.
Stava denunciando un omicidio irrisolto, avvenuto l’anno scorso, nella provincia di Ragusa – a Vittoria -, in Sicilia. Probabilmente questo evento nefasto, che ha visto morire un ragazzo di 32 anni (totalmente incensurato) è legato alla criminalità organizzata,  alla mafia, e lo aveva raccontato e denunciato anche su Rai2, nella trasmissione “I Fatti Vostri”.
Così, incurante e senza paura, convinto che l’omertà sia mafia e che lo Stato ed i giornalisti non possano voltarsi dall’altra parte. Eppure davvero pochi colleghi avevano raccolto le sue parole, nessun politico, nessuna Istituzione.
Tutto fino a quel maledetto mercoledì pomeriggio, quando a pestarlo, dicendogli di “farsi i c.. suoi”, sono stati loro. Loro che lui aveva sfidato, loro che Paolo stava combattendo senza paura, loro che vorrebbero togliergli la “voce”, pensando che possa bastare ridurlo in una pozza di sangue.
 
Volevamo farvelo sapere, perchè il fatto è rimasto nel più totale ed assordante silenzio…
 
Spero possiate dar voce a quanto accaduto, non lasciamolo solo!
 
Cordiali saluti,
Cinzia La Greca
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