“E’ la prima volta che nella sua storia la Commissione Europea decide di ridurre una voce di bilancio dell’Unione e di diminuirla addirittura della metà: da 200 a 100 miliardi di euro.Occorre intensificare la progettualità europea in modo che l’Italia, le Regioni, le imprese e le associazioni, possano cogliere le opportunità proposte dall’Europa con i suoi bandi e le sue occasioni di finanziamento. Attualmente l’Italia è il terzo contribuente del bilancio europeo, ma fra gli ultimi Paesi che utilizzano le risorse messe a disposizione. Molti finanziamenti non sono utilizzati dall’Italia e tornano a Bruxelles. Serve promuovere maggiormente la cultura europea”. Questo, in sintesi, quanto affermato dall’on Patrizia Toia, parlamentare europeo, intervenuta alla presentazione del manuale “Progettare in Europa” scritto da Marcello D’Amico, docente di Politiche Sociali Europee dell’Università Cattolica di Milano, anch’egli presente all’iniziativa. L’incontro è stato promosso dalla Fondazione Maria Paola Colombo Svevo e si è svolto presso la sua sede di via Medici, 33 a Monza. Presenti parecchi operatori del mondo sociale interessati alla progettazione europea e alle modalità di accesso ai bandi e ai finanziamenti dell’Unione. “Conoscere l’Europa, le sue opportunità, avvicinare Strasburgo e Bruxelles al nostro territorio è – ha affermato Mariapia Garavaglia, presidente della Fondazione Svevo – un’esigenza, un imperativo molto sentito dai cittadini, dalle imprese, e dalle associazioni. Abbiamo pensato – ha proseguito Mariapia Garavaglia – di dar vita a un Centro Assistenza Finanziamenti Europei, in pratica un “Caf€uropa”, uno sportello, un luogo di promozione europea in grado di offrire consulenza e sostegno agli enti che vogliono esser più vicini a Bruxelles e cogliere le opportunità dell’Unione”.
Riguardo ai bandi, molti hanno manifestato forti disagi e denunciato la scarsa informazione e le eccessive complicazioni burocratiche. “Per riuscire ad ottenere il sostegno economico dell’Europa non basta avere una buona idea – ha detto Marcello D’amico – serve anzitutto un progetto che abbia un respiro europeo, i cui benefici ricadano non solo sul territorio dei singoli paesi ma siano in grado di favorire lo sviluppo dell’Europa e delle sue istituzioni”.
Occorre distinguere fra l’accesso ai fondi strutturali e quelli direttamente erogati dalla Commissione. Informazioni su questi ultimi si possono recuperare su www.europa.eu , mentre per l’accesso ai fondi strutturali occorrerà attendere il programma operativo di competenza delle Regioni che sarà disponibile, con tutta probabilità, verso la fine di quest’anno.
Fabrizio Annaro
Video di Paolo Terraneo
Il manuale: Progettare in Europa. Tecniche e strumenti per l’accesso e la gestione di finanziamenti dell’Unione europea
La guida operativa spiega nel dettaglio come preparare e gestire i progetti europei, illustra gli strumenti finanziari della programmazione europea e fornisce indicazioni operative e pratiche utili sia alla fase di pianificazione della proposta progettuale, sia alla gestione amministrativa e finanziaria dell’intervento da attuare in caso di approvazione.
Il manuale, frutto dell’esperienza diretta dell’autore nel coordinamento di progetti europei e nella formazione sull’europrogettazione, presta particolare attenzione agli aspetti pratici di maggiore importanza per favorire un corretto approccio alla progettazione e attuazione degli interventi finanziati dall’Ue. Il ricorso a figure, tabelle, box informativi, così come il frequente rimando a pagine web, ha l’obiettivo di fornire gli elementi di base e gli strumenti necessari per rispondere ai bandi europei e gestire con successo i progetti finanziati.
Il volume si presta a essere utilizzato non solo da professionisti in materia di accesso ai finanziamenti europei, ma anche da manager e operatori sociali di enti pubblici e organizzazioni del Terzo settore e da studenti di Scienze politiche, Servizi sociali e Politiche pubbliche.