Amnesty International regala un pacco di diritti umani

imageRegala un pacco di diritti umani è lo slogan che accompagnerà per diverse iniziative la campagna indetta da Amnesty International sul suolo napoletano. Oggi 10 dicembre, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani compie ben 66 anni. Firmata a Parigi nel 1948, la sua redazione fu fortemente voluta dai Membri delle Nazioni Unite, affinché gli orrori di cui gli esseri umani erano state vittime durante la seconda guerra mondiale, non si potessero mai più ripresentare. Oggigiorno Amnesty International è uno fra gli enti di rilievo che hanno sposato questo ideale.

«Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza».
(Il primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti umani.)

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Dal 1961, Amnesty International lavora per la difesa dei diritti umani lanciando campagne internazionali e nazionali su un paese o su un tema: coinvolgono tutto il movimento e prevedono l’utilizzo di diversi metodi volti a sensibilizzare l’opinione pubblica e la pressione verso i governi violatori, inviando appelli, contattando le ambasciate.

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Inoltre, da diversi anni Amnesty International ha affiancato al tradizionale impegno in favore delle vittime delle violazioni dei diritti umani, un ampio e articolato progetto educativo. I programmi di EDU non sono rivolti soltanto alla Scuola e all’Università ma anche a contesti diversi (formazione categorie professionali, marginalità socio-economica). Essi intendono favorire, mediante il ricorso a opportune metodologie e risorse educative, la crescita e lo sviluppo di conoscenze, abilità e attitudini coerenti con i principi riconosciuti a livello internazionale in materia di diritti umani. Attualmente, si può dare il proprio contributo firmando una petizione online #corriconme, una vera e propria maratona in cui salvare vite umane, da morti ingiuste.

In occasione di questa giornata, la sezione lombarda ha in serbo un’iniziativa presso la Biblioteca Comunale di Bornago, alle ore 20.30, l’associazione “La bottega che non c’è” di Pessano con Bornago, presenta il film “Container 158“.

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Il film, di Stefano Liberti ed Enrico Parenti, Italia 2013, 63 minuti, con il patrocinio di Amnesty International, racconta la vita quotidiana nel “villaggio attrezzato” di via di Salone, un campo in cui l’amministrazione di Roma ha raggruppato più di mille cittadini di etnia rom. Fuori dal raccordo anulare, lontano da tutto e da tutti. La proiezione sarà seguita da un aperitivo organizzato da “La bottega che non c’è” e da un intervento di Ernesto Rossi, presidente dell’associazione ApertaMente. Il gruppo Monza-Brianza di Amnesty International sarà presente in sala con un tavolino dove si potranno firmare petizioni sulle violazioni dei diritti umani nel mondo.

 

Chiara De Carli

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