di Ilaria Beretta
Cosa ne pensano del futuro l’hanno chiesto direttamente a 26mila giovani di tutte le nazionalità, in un anno di ricerca il cui risultato è un rapporto che valuta le aspettative dei ragazzi tra i 18 e i 35 anni. Firmato dal World Economic Forum, dallo Sharper Survey 2016 emergono quattro temi fondamentali per i millenials di cui tanto si è parlato come categoria determinante nel voto delle recenti elezioni americane. A partire dall’inizio, infatti, lo studio rivela che gli intervistati – indipendentemente dalla loro appartenenza culturale – condividono un medesimo ottimismo sulle sfide del futuro, pur nelle difficoltà del domani.
Tra le maggiori preoccupazioni dei giovani, ci sono i cambiamenti climatici, le guerre e i conflitti religiosi: tutte tematiche globali per le quali tutti si sentono responsabili. Il rapporto evidenzia un senso di “destino condiviso” tra gli under 35 che si sentono “cittadini del mondo” e dunque vicini ai drammi umani di chiunque, rifugiati compresi.
Per loro i giovani provano una grande empatia tanto che ben il 74 per cento degli intervistati si è dichiarato disposto ad accogliere i migranti nel proprio Paese, mentre il 20 per cento aprirebbe persino le porte di casa propria. In America, poi, il numero di giovani che accoglierebbe negli Usa i rifugiati sale all’89%, la percentuale più alta registrata dallo studio: un dato che inietta speranza in uno scenario oscuro per l’ospitalità internazionale, all’indomani dell’elezione di Donald Trump.
A preoccupare i giovani anche l’uso della tecnologia: fondamentale a livello personale e lavorativo ma pericolosa per il trattamento dei dati personali, una minaccia cui oltre il 70 per cento dei ragazzi hanno risposto almeno una volta disinstallando programmi sospetti dai propri dispositivi. Infine, a chi chiede loro qual è la più grande sfida che la propria nazione deve affrontare, i giovani rispondono all’unisono, indipendentemente da dove abitino: la corruzione. Proprio il desiderio d’integrità, onestà e trasparenza nel settore pubblico e privato domina il rapporto del World Economic Forum: ecco cosa si aspettano dal futuro i giovani – che, nonostante tutto, continuano a immaginarlo come pieno di opportunità.