Girogiromondo. Guida al patrimonio interculturale della Milano etnica

di Agostino Frigerio

“Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, come spiegano tutti i libri di storia dell’economia, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi.” (Italo Calvino)

Girogiromondo. Guida al patrimonio interculturale della Milano etnica è un libro realizzato dalle studentesse dei corsi di lingua e cultura italiana del «Centro italiano per tutti» dell’Istituto Beata Vergine Addolorata di Milano (www.ibva.it).

Il progetto nasce dalla considerazione che conoscere il luogo in cui si vive è il primo passo per rispettarlo, tutelarlo e amarlo. L’obiettivo del lavoro è quello di sviluppare nelle corsiste il senso di appartenenza e il desiderio di partecipazione alla vita civica milanese attraverso la consapevolezza e la valorizzazione del protagonismo culturale delle loro comunità di appartenenza nella storia cittadina.

Nelle sue 130 pagine Girogiromondo propone un viaggio sorprendente alla scoperta delle tracce storiche e della presenza attuale di altrettante comunità straniere, ormai radicate a Milano.  Provengono da Egitto, Marocco, Brasile, Perù, Moldavia, Polonia, Romania, Russia e Ucraina. Intrecciando studio di fonti documentarie e sopralluoghi sul campo, le autrici hanno compilato un testo che restituisce l’apporto delle loro comunità all’edificazione della Milano plurale. Di ciascuna nazionalità sono illustrate la vicenda migratoria, le principali zone di radicamento, i luoghi di culto, la presenza di istituzioni ufficiali (come i consolati) e di associazioni, scuole, librerie, case editrici, centri culturali, ristoranti e negozi etnici, insieme ai “beni” artistici e culturali custoditi nelle biblioteche e nei musei della città.

L’immagine di Milano che scaturisce da questo lavoro – scrive Angius, insegnate del corso, ideatrice e curatrice del libro – è quella di una città “polifonica”, connotata da una serie incalcolabile di prestiti culturali, scambi e interazioni tra popoli e genti diversi, in un panorama globalizzato nel quale vecchi e nuovi abitanti condividono luoghi di lavoro e di culto, spazi ricreativi e associativi, momenti di convivialità e socialità».

In Girogiromondo questa polifonia ha una mappa.

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