Giuditta e l’acqua che asciuga

giuditta acquaQuando funziona, l’arte arriva come una freccia al centro del bersaglio. Non occorre spiegarla nè raccontarla: arriva e basta.

In occasione della giornata mondiale sull’acqua, Giuditta Zorzi, giovane artista monzese, inventa un racconto breve, il video di un gesto tanto semplice quanto pieno di suggerimenti concettuali e poetici.

Con poche immagini e in pochi secondi, lo sguardo è rapito, anfora e acqua, meraviglia di un elemento naturale e elegante maestria dell’uomo.

In pochi secondi siamo portati dentro l’assurdo della civiltà del consumo e dello spreco.

In pochi secondi siamo obbligati a subire l’ammonimento: l’ armonia è delicata, l’equilibrio è fragile.

Così quest’acqua ci asciuga la bocca come in un finale amaro, come una poesia spezzata, un risveglio brusco.

E il pensiero corre all’acqua d’Africa trasportata per chilometri sulla testa delle donne per lavare e dissetare i troppi figli, corre ai 4 mila litri procapite sprecati per nutrire gli umani d’occidente, corre alle inondazioni, alle tracimazioni e all’acqua contenuta nel sudore.

Forse Giuditta sa tutte queste cose o più semplicemente sa il segreto nascosto in un piccolo gesto che, ben impacchettato dalle mani di Dario, ci consegna come un regalo un po’ strano e a noi resta deciderne il valore.

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