di Mattia Gelosa
La notte delle streghe è sempre l’appuntamento più amato per gli appassionati del terrore, ma non solo: anche chi di norma non ama questo genere si concede, in nome di una tradizione ormai radicata anche in Italia, una serata all’insegna del brivido.
Per chi volesse recarsi al cinema la scelta è abbastanza limitata: abbiamo Crimson Peak di Guillermo del Toro, regista ricco di spunti di fantasia, ora alle prese con una storia d’amore e fantasmi ambientata in una vecchia casa isolata. La storia appare abbastanza classica, ma il film promette di non deludere almeno dal punto di vista estetico, vista la grande cura per i dettagli che caratterizza da sempre del Toro. L’alternativa è il thriller Dark Places- Nei luoghi oscuri, storia di Libby, unica sopravvissuta al massacro della sua famiglia, per il quale fu condannato suo fratello.
E per chi volesse una serata in casa tra amici, fatta di una cena e poi birra e film? Beh, la storia dell’horror è lunga e comincia a inizio Novecento, ma anche senza andare così indietro ci sono alcune pellicole che vale la pena rivedere sempre.
Per i patriottici e i nostalgici, da vedere senz’altro sono i lavori di Mario Bava, vero e proprio pioniere della paura e dello slasher con film quali Operazione Paura e il più recente Shock : nonostante siano film vecchi, i brividi e la tensione sono ancora oggi assicurati! Che dire poi del più noto Dario Argento? Profondo rosso e Suspiria provocano pelle d’oca già solo sentendo le musiche dei Goblin che li accompagnano. Ricchi di tensione anche il raffinato La casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati e il sanguinario L’aldilà- E tu vivrai nel terrore di Lucio Fulci. Tra i film nostrani più recenti, molto ben fatto è Neverlake di Paoletti ma anche Tulpa di Federico Zampaglione (voce dei Tiromancino) che offrono momenti di buon cinema.
Se vogliamo optare per il cinema straniero, ecco le classiche saghe dell’horror: Halloween di Carpenter, Nightmare e Scream di Wes Craven, Venerdì 13 di Cunningham o i recenti film del ciclo di Saw-L’enigmista di Wan, ovviamente prediligendo i primissimi capitoli.
Ci sono poi film che sono diventati dei classici del terrore: Shining di Kubrick e Misery non deve morire di Reiner che rendono al meglio le pagine del maestro del genere Stephen King, mentre Il sesto senso o The Orphanage hanno ridato linfa al genere della ghost-story, da anni abbastanza stantio.
Per chi ama le possessioni, il cinema offre davvero molto: L’esorcista è solo il capostipite di una serie che continua con opere più recenti come il terrificante The Skeleton Key oppure Insidious, L’evocazione e Ouija.
Il premio del film moderno più spaventoso, però, se lo aggiudica a mio avviso Sinister di Scott Derrickson: storia di uno scrittore che riprende casi irrisolti di delitti e prova a indagare per scoprire nuove verità. Seguendo proprio un’indagine su una catena di omicidi, nei quali sono sterminate intere famiglie e rapiti i loro bambini senza che vengano mai rilasciati, decide di comprare la casa dove è avvenuto l’ultimo massacro. Ovviamente, la scelta si rivelerà quanto mai catastrofica: scoprirà in uno scatolone video amatoriali dell’assassino che riprende i propri massacri, ma sarà anche sconvolto da una serie di eventi misteriosi legati a strane presenze che avverte nella casa. In tutti i filmati, inoltre, intravvede un uomo che indossa un’inquietante maschera bianca e che potrebbe essere il killer: l’indagine, che sconfina presto nel sovrannaturale, avrà risvolti pericolosi e sconvolgenti.
Sinister è un film girato con ampia conoscenza dei mezzi: salti sulla sedia e momenti di tensione sono inseriti in una storia credibile e che cattura l’attenzione e il nostro interesse, fattore ormai raro nell’horror, per arrivare poi ad un finale mozzafiato. Bella la regia, dialoghi e personaggi non banali, ambientazioni semplici, ma d’effetto: Derrickson gira una pellicola basata su molti clichè, va detto, ma che riesce a mescolare in modo funzionante e solo per questo bisognerebbe fargli un plauso.
Per gli stomaci molto forti, da segnalare la nuova scuola francese, con veri e propri pugni nello stomaco quali Martyrs, A l’interieur, Frontiers o lo spettrale Saint Ange.
Insomma, la scelta è davvero ardua, ma ricordatevi una cosa: in buona compagnia, in una casa magari grande e vuota, a luci spente, qualsiasi film tra questi vi farà buona compagnia per questa imminente notte di Halloween.
Buoni brividi a tutti!