di Francesco Troiano
Sono ai giardini con il mio cane. Arriva un signore con il suo cagnolone che trovo bellissimo: color nocciola e bianco con le orecchie aguzze e gli occhi vispi che si avvicina al nasino della mia Nina per salutarla.
Insieme all’uomo c’è un ragazzino nero con i suoi occhi, due olive nere, che mi fissano vivi e pieni di tenerezza.
Sono curioso di conoscere la razza del loro cane.
“È un Benji, una razza tipicamente africana. L’ho riportato in Italia assieme a Joseph (il ragazzo) dopo un viaggio di volontariato nel Congo per la” Missione Ebola”
“Lei è un medico?”
“Sì, sono un immunologo. Sognavo da anni di fare quest’esperienza. Il sogno si è realizzato…anzi triplo”
Il medico percepisce la mia espressione interrogativa.
“Triplo perché…oltre alla” Missione” ho avuto in affido Joseph e Tino…il cane birichino. Dopo un primo tempo della mia vita di separazioni e sofferenze, loro sono stati il secondo tempo felice della mia esistenza. Mi hanno fatto bene anche alla salute: ho smesso di fumare, sono dimagrito e ho trovato anche l’amore”
“Complimenti dottore, e tu Joseph sei contento del tuo nuovo papà?”
“Sì, gli voglio bene tanto!”
La lacrima voleva uscire fuori, e la voglia di abbracciare questi due giovani uomini era fortissima. Regalai loro soltanto un sorriso, al medico fantastico e al piccolo angelo africano.