Ignavo [dal lat. ignavus, der. di gnavus, forma ant. di navus “attivo”, col pref. in-²], lett. – agg. privo di volontà attiva e di forza spirituale, pigro, abulico.
E’ ignavo il fannullone che non vuole far fatica, ma anche il codardo, il vile, che per comodità non prende posizione, che sta con il “piede in due scarpe” che non agisce mai né nel bene né nel male.
Sono severamente descritti da Dante che definisce queste anime come quelle di peccatori “che mai non fur vivi” e le colloca nell’Antinferno (non sono nemmeno degni di stare con gli altri peccatori). Papa Celestino V, fu uno di loro “…colui che fece per viltade il gran rifiuto” (If III 60).