Il diritto di rimanere nella propria terra

dirittodirimanereRimanere nella propria terra non è un dovere, è un diritto.

È questo lo spirito della nuova campagna lanciata dalle tre associazioni cattoliche  Fondazione Missio, Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario (Focsiv) e Caritas Italiana, in occasione del Giubileo della Misericordia  e su invito della Conferenza episcopale italiana (Cei). Il titolo dell’iniziativa è proprio questo: “Il diritto di rimanere nella propria terra”. L’obiettivo promuovere e garantire a ciascuno il diritto di restare nel proprio Paese vivendo in modo dignitoso.

Non c’è dubbio, di fronte ai migranti che arrivano in Europa la via da seguire, per la Chiesa, è quella dell’accoglienza e della carità concreta, una via indicata più volte e con parole inequivocabili da Papa Francesco. Una via supportata dal vademecum per le diocesi  approvato dal Consiglio Permanente della Cei che contiene una serie di indicazioni pratiche per le Diocesi italiane circa l’accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati in Italia.

Ma proprio all’interno di questo vademecum viene enunciato un principio altrettanto decisivo, quello della solidarietà con i paesi di provenienza dei migranti.

Al punto 7 del vademecum la Cei evidenzia infatti: “il doveroso impegno di  accoglienza non deve farci dimenticare le cause del cammino e della fuga dei migranti che arrivano nelle nostre comunità: guerre, fame, disastri ambientali, persecuzioni politiche e religiose”.

Nell’annunciare  l’avvio della campagna Caritas Italiana, Focsiv e Fondazione Missio hanno anticipato che essa si tradurrà a livello nazionale in varie iniziative e proposte di riflessione durante tutto l’anno giubilare.

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