di Vladislav Karaneuski
Il nome Italia, in origine, designava soltanto la penisola calabrese e la costa ionica sino a Metaponto, nell’odierna Basilicata. Nel tempo il termine avrebbe definito un’area ben più grande, infatti già nel periodo monarchico romano si parla di popolazioni italiche quando si vogliono definire tutti quei popoli che risiedevano nello stivale e che entravano in contatto coi romani.
Nel periodo, invece, posteriore alla seconda guerra punica (fine 3 secolo a.C.) il termine comprendeva già quasi tutta la penisola, o meglio, la zona dell’odierna Italia sotto il dominio romano, che aveva quindi come frontiera il fiume Arno.
Ma al di là dell’utilizzo geografico del termine, vi è un’altra interessante questione legata al nome, la sua origine storica. Infatti, secondo Antioco di Siracusa, uno storico vissuto nel 5 secolo a.C., la parola deriverebbe dal nome di un re indigeno chiamato Italo, che tuttavia è evidentemente un personaggio leggendario.
Un’altra spiegazione è che il nome abbia una derivazione dall’osco, lingua parlata da alcune popolazioni italiche. Difatti, il sostantivo osco ”viteliu”, che significava vitello, sembra essere il nome dato a quella zona meridionale dell’Italia a cui facevo prima riferimento, proprio perchè veniva considerato allora un territorio molto favorevole all’allevamento di bovini.
L’evoluzione nella forma ”Italia” si spiega con la caduta della ”v” iniziale della forma ”viteliu”, conseguente alla pronuncia delle genti della Magna Grecia. Termine, che in questa forma, sarebbe poi passato ai romani, fino ad arrivare a noi.