infinocchiare v. tr. [der. di finocchio; l’origine del sign. 2, variamente spiegata, è tuttora incerta] (io infinòcchio, ecc.), fam. – 1. non com. Condire con semi di finocchio. 2. Nell’uso com., ingannare, imbrogliare, raggirare dando a intendere cosa non vera: si è lasciato i.; cerca di non farti i. da lui; raccapezzandosi finalmente ch’era stata infinocchiata (Manzoni).
Questa frase, che significa «farsi rigirare come un calzino, farsi raggirare, abbindolare», proviene da una usanza di epoca medioevale, decisamente poco ortodossa.
Visto che il sapore del finocchio riesce a sovrastare il gusto degli altri ingredienti alimentari o quello delle bevande, gli osti del Veneto usavano portare, insieme al vino più scadente, un vassoio di rametti di finocchio.
Accompagnando il vino con il finocchio, infatti, gli avventori dell’osteria non si accorgevano di quanto la bevanda servita, fosse mediocre.