Inquinamento indoor: come migliorare l’aria in casa nostra

di Daniela Zanuso

Si parla tanto di smog nelle grandi città, ma spesso ci si dimentica che a volte l’inquinamento  presente tra le pareti domestiche raggiunge livelli altrettanto allarmanti. Si chiama inquinamento indoor  ed  è,  purtroppo, responsabile di numerose patologie a carico del sistema respiratorio. Le cause sono le cattive abitudini e qualche scelta un po’ superficiale. Gli agenti inquinanti posso essere di diverso tipo: fisico, chimico e biologico. 

L’Istituto superiore di sanità (ISS) ce lo spiega in un opuscolo (opuscolo) e ci fornisce consigli su come migliorare l’aria di casa nostra.

Cominciamo con il dire che la casa profumata non è sempre garanzia di igiene e pulizia, anzi l’uso esagerato di detergenti, diffusori di essenze ed incensi, potrebbe essere più controproducente che benefico. Inoltre, i detersivi per la casa vanno usati con molta parsimonia, dando la preferenza, quando possibile, a quelli naturali. Del resto è ormai nota a tutti l’utilità di aceto e bicarbonato per molte pulizie domestiche, che ci evitano l’utilizzo di detergenti chimici.

Aerare frequentemente i locali, tenendo presente che è meglio non farlo quando i riscaldamenti sono accesi, per evitare gli sprechi energetici. In estate per esempio è meglio arieggiare la mattina presto, quando i livelli di ozono nell’aria sono più bassi. Ricordate che l’ozono è un gas la cui composizione chimica è molto simile a quella dell’ossigeno che respiriamo, sebbene si tratti di un gas altamente tossico. E’ presente anche negli apparecchi elettrici in genere, stampanti, fax.

Gli abiti ritirati dalla tintoria andrebbero esposti all’aria prima che appesi nell’armadio. La diffusione degli acari si sconfigge con l’utilizzo di  aspirapolveri dotate di filtro HEPA (High Efficiency Particulate Air) o meglio ancora le scope a vapore. Anche lasciare le scarpe fuori della porta di casa, quando possibile, può essere un’abitudine molto efficace perché si evita di portare in casa tutta la sporcizia che si deposita sotto le suole. 

E perché non ricorrere anche all’espediente, peraltro piacevolissimo, delle piante da appartamento? Ce ne sono alcune come il ficus benjamina, l’edera, la dracena, l’aloe vera, in grado di purificare l’aria, assorbire tossine. Si possono tenere anche in camera da letto perché sono piante dalla sintesi clorofilliana inversa,  che producono ossigeno di notte (come molte succulente e cactacee, o più semplicemente piante grasse).

Basta un po’ più di attenzione e piccole abitudini corrette,  per ridurre notevolmente l’inquinamento in casa a favore del nostro benessere.

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