La Redazione
Un come eravamo sulla spiaggia attraverso manifesti cinematografici. Questo racconta la mostra di Fano, in provincia di Pesaro (presso la Galleria Carifano a Palazzo Corbelli, dal 24 luglio al 29 settembre) dal titolo “ITALIANI AL MARE. MANIFESTI CINEMATOGRAFICI 1949-1999. Dalla Collezione Enrico Minisini“, arricchita di un cortometraggio inedito a cura di Giuseppe Colangelo e di alcune grafiche della celebre pellicola I vitelloni di Federico Fellini del 1953 dedicate al mare d’inverno.
Grazie alla nutrita e prestigiosa Collezione Minisini, di cui vengono proposti un centinaio tra manifesti, locandine e fotobuste, la rassegna offre uno spaccato dell’Italia e degli italiani dalla metà del Novecento alle soglie del nuovo millennio attraverso il filone tutto made in Italy del cosiddetto “cinema balneare“.

Il linguaggio pittorico, da un lato semplice e immediato per essere recepito dall’ampio pubblico, sa anche raggiungere punte di alta raffinatezza, sia nelle allusioni che nella mano felice del proprio autore, venendo così a costituire una parte importantissima dell’immaginario visivo italiano. L’originale mostra è l’occasione per riscoprire, oltre a un filone di successo del cinema popolare con attori e attrici famosi come protagonisti, grafici di valore e un capitolo della storia sociale e del costume in Italia, dal secondo dopoguerra alla fine del ‘900″.

Cuore della rassegna la sezione dedicata agli anni Cinquanta e Sessanta, età di un più diffuso benessere, del “boom economico”, fervida per la commedia all’italiana: sono gli anni della Tv, dei grandi elettrodomestici, della Fiat 500 e delle località balneari, dalla Riviera adriatica a Ischia, Capri e Taormina.
Tutti gli attori famosi e i divi più popolari, da Alberto Sordi – che prenderà una casa proprio a Lignano in località Pineta – a Ugo Tognazzi, Walter Chiari, Aldo Fabrizi, Totò, Franco e Ciccio, Raimondo Vianello, Vittorio Gassman e molti cantanti in voga, come Mina, Ornella Vanoni, Jimmy Fontana, Miranda Martino, Gianni Meccia, Enrico Polito chiamati a interpretare i “tormentoni” dell’estate – uno su tutti Pinne fucile ed occhiali di Edoardo Vianello nel film Canzoni… in bikini di Giuseppe Vari del 1963 – sono presenze importanti in queste pellicole, che via via definiscono i personaggi tipici del bagnino, del commendatore donnaiolo, del playboy, della ragazza in cerca di marito, delle mogli al mare e dei mariti in città, all’insegna di umorismo e comicità.
Con gli anni Settanta il filone balneare si evolve in film più sessualmente espliciti e poi nei cinepanettoni, tipici dei fratelli Vanzina, anni Ottanta e Novanta, e nella comunicazione si passa dal manifesto disegnato a quello fotografico, così come dal bikini si arriva al topless. Il percorso espositivo termina quindi con la locandina di un film simbolo della società italiana in vacanza al mare a metà anni Novanta: Ferie d’agosto del 1996 di Paolo Virzì.
La mostra “è uno specchio dell’Italia che cambia visto dalla spiaggia”, sostiene Enrico Minisini, ma anche un invito “a gettare uno sguardo curioso e indagatore su un fenomeno di massa, che contribuisce a costruire la storia collettiva dell’Italia”. Un’Italia che ha voglia di leggerezza, di divertimento, di ridere.