di Francesco Troiano
Ho amici ucraini. Due donne, mamma e figlia, entrambe ucraine, gestiscono un bar a pochi passi da casa mia. Sono amiche care, persone gentili. Ho conosciuto anche alcuni dei loro familiari che abitano nella mia stessa via a Milano. Aggiungo la portiera del palazzo affianco, la badante di mia suocera … L’elenco potrebbe continuare.
Sono tutti miei fratelli! Alcuni loro amici e alcuni loro familiari, che si trovano in Ucraina, hanno deciso di imbracciare il fucile e combattere per la libertà. Si sono messi davanti ai carrarmati. Non hanno paura di sacrificarsi per la loro città, per la loro patria.
Io sono di Milano, ma i cittadini ucraini li considero miei fratelli: mi sento con loro, con quelle mamme, con quei papà, con quei bambini che si rifugiano sotto la metropolitana.
Oggi Kiev, è la mia città, è casa mia. Le strade vuote, che abbiamo visto in TV, quelle macerie, quei palazzi sventrati, mi riguardano. Ci riguardano!