SLAncio inaugura due opere artistiche che coniugano l’arte e la bellezza alla cura e all’impegno verso il malato.
E’ trascorso giusto un anno da quando è stato tagliato il nastro di SLAncio, la casa che ospita 71 tra malati di SLA, in Stato Vegetativo e che necessitano di Hospice.Oggi l’arte e la bellezza sviluppano ulteriormente la loro presenza e fanno ingresso in modo permanente in questi luoghi di cura. E’ questo il significato dell’inaugurazione di due opere artistiche: “L’Albero delle vite racchiuse” e “Il Mosaico della Solidarietà“, opere che rimarranno installate in modo permanente nell’atrio della struttura e che accompagneranno i futuri giorni di SLAncio. “Un anno Impegnativo, faticoso, ma di grandi soddisfazioni – esordisce Roberto Mauri, direttore del Centro – Le pareti che avevamo visto 12 mesi fa, tutte luccicanti, oggi mostrano i segni del lavoro quotidiano” e sembrano rappresentare proprio il simbolo dello sforzo con il quale gli operatori di SLAncio offrono cure mediche in modo amorevole e competente.
“Visitando SLAncio, afferma Cherubina Bertola, Vice Sindaco di Monza, intervenuta all’inaugurazione, non solo si apprezza la bellezza e l’attenzione ai malati realizzata anche attraverso le migliori tecnologie, ma colpisce il sorriso e la serenità che accompagnano il lavoro quotidiano degli operatori, il vivere dei pazienti e dei familiari. Un segno positivo che si trasmette a noi tutti e che ci interroga profondamente, considerata la forte sofferenza delle persone.”
Slancio aveva iniziato le sue attività la scorsa primavera prima, aprendo le porte ai malati di SLA, poi a quelli in Stato Vegetativo e da ultimo, a maggio del 2014, con l’inaugurazione dell’ Hospice “Soprattutto quest’ultimo servizio – precisa Mauri – ha rappresentato per la Cooperativa La Meridiana la chiusura di un cerchio: 39 anni fa avevamo cominciato come volontari della Parrocchia di san Biagio, oggi come rete completa di servizi offerti alla famiglia e alla persona anziana da quando questa sta bene a quando ha bisogno di cure o ci sta per lasciare. E quest’ultima attenzione è il completamento di un cammino che vuole davvero rendere importante ogni fase della nostra vita, non nascondendoci dietro ai falsi miti della nostro modo di vivere.
La scommessa che abbiamo affrontato in questi anni – prosegue Mauri – e in particolare qui nel progetto Slancio, vuole proprio rendere positiva ogni fase della vita, vuole trasmettere amore e attenzione alle persone sia con la nostra presenza, sia attraverso la struttura che li accoglie. La giornata di oggi testimonia come l’incontro con l’arte sia stato uno dei percorsi importanti che abbiamo affrontato insieme alla musicoterapia, allo shiatsu, alla pet therapy.”
Roberto Mauri conclude ringraziando tutti i sostenitori e sottolinea che il cammino da percorrere per far fronte ai debiti della struttura è ancora lungo, ma sono molti i segnali incoraggianti, soprattutto la vicinanza della città e dei cittadini che hanno dimostrato non solo sostegno concreto, ma solidarietà affettiva, vicinanza ai malati e alla sofferenza.
“L’Albero delle Vite Racchiuse” e il Mosaico della Solidarietà, sono idee di Aldo Bottoli, dell’Accademia Belle Arti di Macerata e realizzate coralmente da un team di giovani artisti e di esperti.
“L’Albero delle Vite Racchiuse è opera collettiva e rituale – ha spiegato Aldo Bottoli – rappresenta una fusione di significati, di relazioni e gesti condivisi. Un’opera che desidera raffigurare il mondo della malattia neurovegetativa, mondo enigmatico fonte di interrogativi, itinerari complessi, paure, speranze.”
L’opera evoca un grande albero, simbolo di vita e dei percorsi dell’esistenza, collocato su una parete nell’atrio della struttura e adornato da 71 formelle in rame smaltato con un disegno a simbolo della vita, ma anche della sofferenza e della speranza degli ospiti di SLAncio.
Durante la giornata di sabato 17 gennaio, è stato inaugurato anche il “Mosaico della Solidarietà”. Ogni piccolo tassello del Mosaico dà forma a una grande opera solidale che partecipa a sostenere il progetto. Sulle formelle è stato inciso il nome del donatore o della persona cara che si vuole ricordare.
All’inaugurazione erano presenti le autorità, Il Vice Sindaco Cherubina Bertola, il Vice Prefetto di Monza Diego Dalla Verde che ha portato la solidarietà e la vicinanza delle istituzioni e Concettina Monguzzi Sindaco di Lissone, colpita dalla forza vitale di Luigi Picheca che, malgrado la SLA e l’immobilità del suo corpo, comunica il desiderio di non arrendersi alla malattia e al tempo stesso una grande serenità e amore per la vita.
Le testimonianze lette durante SLAncio day 17 gennaio
Fabrizio Annaro